14 ore fa:Rossanese, il sogno parte da Fioretti e Cosenza: «Siamo qui per vincere»
18 ore fa:Tinari e Bianco portano gli artisti calabresi al Performer Cup TV
17 ore fa:Uva punta al recupero e alla valorizzazione dell'ex Elaiopolio di Rossano
12 ore fa:Bosco chiede che venga intitolata una piazza al Partigiano rossanese Michele Cariati
11 ore fa:Equità di accesso alle cure ed efficienza dei servizi al centro di un convegno a Cosenza
16 ore fa:I balneari di Co-Ro in attesa dei flussi d’agosto: per ora solo «un assaggio d’estate» - VIDEO
8 ore fa:Da Civita a Bruxelles per l'Erasmus plus
15 ore fa:ArticoloVentuno Cassano: «Per Pnrr, Opere Pubbliche e Tenuta dei Conti serve coordinamento»
13 ore fa:VOLLEY - Polino: «La Serie B è un’opportunità per tutti. Sarò al fianco della Corigliano Volley»
10 ore fa:La cronaca nera scuote il territorio: tra incidenti stradali e incendi che lambiscono case

L’avvincente e raffinato thriller psicologico “Il giocattolaio” cattura Co-Ro

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Se sapeste che il vostro quartiere fosse assediato da un serial killer che seduce le donne per rubarne l’anima, avreste paura?

La paura, il timore di essere inevitabilmente sedotti ed aggrediti è uno dei sentimenti sottesi all’avvincente e raffinato thriller psicologico “Il giocattolaio”, la pièce di Enrico Zaccheo, rappresentata al cinema-teatro Metropol di Corigliano-Rossano, mercoledì 6 marzo, tratto da un romanzo di Gardner McKay (1999). Una narrazione coinvolgente e ricca di colpi di scena che riesce a catturare lo spettatore, fin dalle prime battute.

La trama si dispiega come un incubo ad occhi aperti accompagnato nell’interludio dell’opera, dalla inimitabile voce di Leonard Cohen, poeta, cantautore e compositore canadese morto nel 2016, che le dona un tono nostalgico e rassegnato.

Il protagonista è un lucido psicopatico che stupra le ragazze e poi le lobotomizza, riducendole a vivere il resto dei loro giorni come vegetali. Egli è interpretato dal superlativo Kabir Tavani, attore teatrale premio Hystrio nel 2017.

L’altra protagonista è la integerrima Maude, giovane psicologa criminale, che ha in cura le povere vittime che, fatalmente, rappresenterà la designata dodicesima preda del maniaco. L’appassionata Francesca Chillemi, ex Miss Italia e attrice televisiva, cinematografica e teatrale ha dimostrato passione e totale empatia con il suo personaggio.

L'ambientazione è curata nei minimi dettagli riproducendo integralmente l’appartamento della donna, dove l’attenzione dello spettatore è catalizzata totalmente sui due coprotagonisti, in un’ora di azione dialogica serrata, che lascia senza respiro. 

“Il giocattolaio” spinge lo spettatore a riflettere sul grande potere che il carisma può esercitare. L’innegabile fascino del crudele criminale sembra ipnotizzare persino la razionale Maude, che cade nella sua trappola ed è disposta a credere a qualunque menzogna pur di cullarsi nella speranza di trovare amore e conforto nell’imprevisto ed inaspettato incontro.
Il tutto viene rappresentato con un’intensa e sorprendente altalena di emozioni, grazie alla spietata tecnica di seduzione dello psicopatico che riesce a tessere un inganno nell’inganno, come in un complicato gioco di scatole cinesi. In contrapposizione troviamo: la sensibilità dell’essere umano ad essere conquistato, sentirsi desiderato ed amato; dall’altra, l’insano desiderio di possedere l’atro, fino a privarlo della sua libertà di scelta, violandone i più intimi desideri.

Il capovolgimento finale dei ruoli, con il carnefice che diventa vittima e la vittima che potrebbe diventare carnefice, fermandosi un attimo prima di sprofondare nel medesimo abisso dell’altro, innesta nel fruitore una riflessione assai profonda che permane a lungo anche al termine dello spettacolo.

In conclusione, un altro esempio di raffinata ed elevata programmazione da parte della gestione teatrale. 

(articolo di Francesco Russo)
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.