San Demetrio Corone ha voglia di ripartire dalla cultura
Il comune vuole riconquistare il ruolo di capitale culturale dell’Arbëria ereditato dal passato
SAN DEMETRIO CORONE - Aperti e attivi i corsi d’arte, lingua e cucito arbëreshë a San Demetrio Corone. Si tratta di una vera e propria rinascita per il paese, che dall’insediamento della nuova amministrazione Madeo lavora incessantemente per riconquistare il ruolo attivo di capitale culturale dell’Arbëria ereditato dal passato. Nella sede del prestigioso Collegio di Sant’Adriano, con la mostra del Maestro Franco Azzinari, presentata da Vittorio Sgarbi che è arrivato a San Demetrio proprio in occasione dell’inaugurazione, e dopo un’estate intensissima di attività, il paese celebra un autunno ricco di laboriosità.
Dopo un lungo letargo, tutto sembra essersi risvegliato e il sindaco Ernesto Madeo è al lavoro per realizzare una stagione invernale all’altezza delle aspettative. Nel frattempo grazie ai fondi del PNRR sono partiti i corsi di cucito degli abiti tradizionali con l’esperta Carmelina Oliva, i corsi di alfabetizzazione e lingua arbëreshe tenuti dal Diacono Costantino Belluscio e dalle esperte Francesca Prezzo e Rossella Russo, e il corso di scajola, arte antichissima e affascinante, con il Maestro Federico Braile.
San Demetrio Corone, Shën Mitri in lingua arbëreshe, affronta tutti i problemi della Calabria contemporanea con la consapevolezza di avere una marcia in più: la sua dimensione identitaria di realtà calabro-albanese che cerca una continua sintesi tra antichità e attualità. Il “Festival della Canzone Arbëreshe” che si tiene ogni estate è uno dei fiori all’occhiello di questo paese ricchissimo di iniziative, particolarità e cultura. La volontà è quella di aprire le porte alla regione per portare i calabresi a conoscere le opportunità culturali e commerciali che l’Arbëria offre al territorio. La recente visita del Presidente albanese Begaj, accolto dal Presidente Occhiuto con ogni riguardo proprio per le relazioni internazionali che l’Italia sta stringendo con l’Albania, ha confermato l’importanza strategica della Calabria e di questo suo cuore italo-albanese in grado di riportare al centro dell’interesse la regione.
Per questo motivo l’attività culturale di formazione è sostenuta fortemente dal sindaco Madeo, come strumento effettivo di consolidamento di una coscienza collettiva in grado di aiutare il dialogo politico. A questo si affianca l’immensa possibilità espressiva di un mondo che offre al settore creativo numerosi spunti e materiali per innovare, brandizzare e implementare il patrimonio culturale calabrese realizzando un continuo travaso tra antico e moderno.