La Calabria è set del film per ragazzi "Il migliore dei mali"
Protagonista delle riprese è stata in particolare la provincia di Cosenza. La storia è ambientata sul finire degli Anni '90 nell'Italia del Sud e vede protagonisti cinque ragazzini alle prese con verità celate
ROMA – «Una Calabria set cinematografico naturale, un grande teatro di posa dove realizzare qualunque tipologia di film».
Queste le parole con cui nel 2019 il produttore Emanuele Nespeca concludeva il periodo di riprese del lungometraggio Glassboy in Calabria, Regione con cui aveva già lavorato qualche anno prima in occasione delle riprese del film White Flowers grazie alla preziosa collaborazione e al sostegno della Calabria Film Commission. Una collaborazione che in questi anni si è con tutta evidenza ulteriormente rinsaldata.
"Il migliore dei mali", opera prima di Violetta Rovetto, nota sul suo canale youtube come Violetta Rocks, che per l'occasione ha firmato anche il soggetto e, insieme a Josella di Porto e Tommaso Santi, la sceneggiatura è un film con cui Solaria Film, in questa occasione insieme a Minerva Pictures, continua nel proprio impegno volto a produrre cinema per ragazzi di qualità, come fatto in precedenza proprio con GlassBoy di Samuele Rossi.
«Un progetto come "Il migliore dei mali" rappresenta una proposta moderna e sperimentale» ha dichiarato Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission.
«La tematica giovanile, con un giovanissimo cast, la scelta di luoghi cittadini, con altri scenari naturali della Calabria, particolari allestimenti e l'utilizzo di professionalità della nostra regione, sono elementi molto positivi per la nuova scena cinematografica che va costruendosi nel territorio calabrese. Salutiamo con positività - ha concluso Grande - la regia di Violetta Rovetto che si sta approcciando al cinema con entusiasmo e nuova creatività».
Protagonista delle riprese è stata in particolare la provincia di Cosenza a partire da Torremezzo di Falconara, piccolo abitato a vocazione turistica affacciato sul mar Tirreno unica frazione del comune di Falconara Albanese. Le riprese poi, sempre all'interno della stessa provincia, si sono spostate nella nota località turistica montana di Camigliatello Silano, rinomato borgo della Sila Grande e una delle perle dell'entroterra della regione. La Regione Calabria è stata infine ancora set del film a Cosenza, nota anche come la città dei Bruzi, di antichissime origini in cui storia, tradizioni e modernità si fondono alla perfezione.
Il migliore dei mali, che per un paio di giorni una volta lasciata la Calabria giungerà per le riprese nella Regione Molise con il capoluogo Campobasso e la sua provincia.
La storia è ambientata sul finire degli Anni '90 nell'Italia del Sud e vede protagonisti cinque ragazzini alle prese con la scomparsa di un cane; sullo sfondo, incombente, un'industria chimica, la Termaranto, fonte di sostentamento della maggioranza della popolazione e piena di verità celate. Le sue esalazioni tossiche oltre ad aver portato via qualcosa ai ragazzi sembrano anche aver "donato" loro qualcosa in cambio. Un'avventura tra giallo e fantastico dove i misteriosi avvenimenti che si verificano attorno ai ragazzini e alla cittadina li porteranno a scontrarsi con "il migliore dei mali".
Il film è liberamente tratto dalla miniserie "Il migliore dei mali", scritta dalla stessa Violetta Rovetto, intensa graphic novel pubblicata nel 2019 da Shockdom che ha portato nel panorama fumettistico italiano un'opera diversa dalle altre e per nulla scontata con tematiche caratterizzate anche dal forte impatto sociale.
«In questa storia – sottolinea la regista e sceneggiatrice Violetta Rovetto - vorrei raccontare una forma di riscatto e la capacità di adattamento a un destino avverso. Il riscatto di chi viene al mondo in un contesto sul quale non ha controllo e verso cui è impotente. Un contesto in cui perdi gli affetti in un'età precoce e paghi sulla tua pelle una diversità che non è stata una scelta. Le tematiche affrontate ne "Il migliore dei mali" sono attuali perché raccontano un contesto che viviamo e affrontano le domande che tutti ci poniamo».
"Il migliore dei mali" è un'opera che si propone di avere un sottotesto in grado di suscitare interrogativi sul futuro, sulla natura, sui conflitti, le diversità, la perdita e il sacrificio e che, come ribadisce la stessa Rovetto, parli a un pubblico molto giovane, ma con più livelli di lettura, inserendolo in un contesto Anni '90, godibile anche da un pubblico più adulto.
Nel cast del film accanto ad attori molto noti e affermati come Massimo Wertmüller, Pietro Ragusa e Annalisa Insardà un gruppo di giovani promesse della scena cinematografica italiana tra cui Giuseppe Pallone (Summer Limited Edition), Andrea Arru (Glassboy, Calibro 9, Di4ri), Riccardo Antonaci (Grosso guaio all'Esquilino: la leggenda del Kung Fu), Giorgia Piancatelli, Niccolò Bizzoco, Matteo Ferrara.
Dietro alla macchina da presa a coprire quasi tutti i ruoli tecnici e artistici una squadra prevalentemente al femminile che potrà così contare, oltre alla regista, sulla sceneggiatrice Josella Porto, la fotografia di Marina Kissopoulos, il montaggio di Natascia Di Vito, i costumi di Sabrina Beretta e Fabrizia Migliarotti, la musica di Ginevra Nervi e Tecla Zorzi.
Il film – prodotto da Solaria Film e Minerva Pictures in coproduzione con Arsmedia, Agresywna Banda e Jaka Produkcija, in collaborazione con Rai Cinema - è realizzato con il sostegno di Calabria Film Commission – Regione Calabria, con l'intervento finanziato con le risorse PSC della Regione Molise, e la collaborazione di Regione Lazio.
Solaria Film nasce nel 2013 per produrre documentari: dalla biografia di Dacia Maraini, Io Sono Nata Viaggiando di Irish Braschi, a quella della pittrice Carmengloria Morales, Entierro di Maura Morales Bergmann, menzione speciale fotografia al 15° Biografilm Festival 2019. Passando - per citarne solo alcuni - da Redemption Song di Cristina Mantis, vincitore del premio Rai Cinema alla prima edizione di Visioni dal Mondo, fino ad Arrivederci Saigon di Wilma Labate presente alla 75° Mostra del Cinema di Venezia e in cinquina ai David di Donatello 2019. Cura e realizza per Discovery la serie tv dal titolo Due rugbisti e una meta.
Il primo film di finzione però non tarda ad arrivare con la coproduzione con la Svizzera dal titolo 7 Giorni di Rolando Colla, e vede negli anni la produzione di titoli come Il Banchiere Anarchico di Giulio Base, White Flowers, di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, Quello che non sai di me di Rolando Colla; infine con il cortometraggio Da Lassù di Teresa Paoli, presentato al Giffoni Film Festival 2018 e ospite al Festival internazionale di cinema per ragazzi Cinekid di Amsterdam, comincia la linea editoriale per ragazzi che culmina nel 2020 con il film GlassBoy per la regia di Samuele Rossi vincitore del Ecfa award 2020 al BlackNight Film Festival.
Nel 2022 insieme a Rai documentari e Peakock film realizza il documentario Due con sulla vita e i successi nel canottaggio dei fratelli Abbagnale. Sempre con Rai documentari nel 2023 produce il documentario Dino Meneghin. Storia di una leggenda, biografia del più grande cestista italiano e nello stesso anno produce La sera di tutti i giorni, il nuovo film di Felix Tissi, una coproduzione Italia/Svizzera con Peacock Film.