Con l’evento “Fotogrammi tropicali” si chiude il Premio Sila tra applausi ed emozioni
Paolini: «Ancora una voltala Fondazione ha raggiunto l’obiettivo di offrire alla comunità momenti di grande cultura per implementare dialogo e confronto»
CAMIGLIATELLO SILANO – Partecipata ed emozionante la serata speciale che la Fondazione Premio Sila, con la collaborazione di Peperoncino Jazz Festivale e Jazz in Sila, ha organizzato nella sua sede di Camigliatello per salutare il pubblico, a seguito della cerimonia conclusiva che ha accompagnato l’edizione 2023 della manifestazione letteraria.
Un concerto di circa due ore, quello degli artisti internazionali Mafalda Minnozzi e Paul Ricci, che ha dato vita ad un’atmosfera straordinaria sulle note jazz delle più importanti canzoni della tradizione brasiliana, francese e italiana. Con “Fotogrammi tropicali” – questo il nome dell’evento – il pubblico ha gustato l’interpretazione di successi intramontabili quali “Águas de Março”, “Coração Vagabundo”, “Metti Una Sera a Cena” “Samba da Bênção”, “Estate”, “Every Time We Sao Goodbye” e poi ancora “L’Appuntamento” (versione in italiano di “Sentado à Beira do Camino”), “Oh Che Sarà Che Sarà” e “Arrivederci Roma”.
Passione e amore per l’arte toccati, dunque, con mano grazie ai raffinati arrangiamenti originali scritti a quattro mani da Minnozzi con il newyorchese Paul Ricci.
«Un piacere – dichiara il presidente della Fondazione Premio Sila Enzo Paolini – aver ospitato nella nostra sede silana, il cenacolo “Faust d’Andrea”, questa coppia pregiatissima di artisti: grazie alla loro musica e alla loro sensibilità ci hanno trasportato in altri mondi, fatti di immaginazione e bellezza. Ancora una volta, pertanto – conclude Paolini -, la Fondazione ha raggiunto l’obiettivo prefissatosi: offrire alla comunità momenti di grande cultura per implementare dialogo e confronto».
L’evento, a ingresso totalmente gratuito, ha così visto la partecipazione di un pubblico vario: dagli adulti ai giovani, passando per i turisti che hanno deciso di trascorrere l’estate sull’altopiano silano.