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Local Wine Experience, i vini del consorzio Terre di Cosenza Dop da conoscere ed apprezzare anche in Calabria

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COSENZA - La bontà di un vino dipende dalla qualità massima che dovrebbe idealmente raggiungere. In questa corsa, chiara e intenzionale, il consorzio Terre di Cosenza si distingue  per l’energia giocosa dei nuovi esperimenti in cantina, coniugata coll’austerità consolidata della cultura del vino più tradizionale. Dimenticatevi la rusticità dei toni terrosi o i difetti percepiti per la presenza di Brettanomyces, o i tannini troppo graffianti dei vini caserecci. 

I nobili tratti dei vini calabresi Terre di Cosenza, di altissima qualità e finezza, sono i migliori frutti del sole e della terra di Calabria. Il disciplinare prevede la scelta dei vitigni autoctoni di grande pregio, come il magliocco nelle sue diverse declinazioni. Una fiorente e professionale libera interpretazione enologica delle varie zone, arricchisce in seguito di tante sfumature poliedriche i vari vini. 

Oltre ai banchi d’assaggio preparati per l’evento dedicato ieri all’Consorzio Terre di Cosenza Dop nella bella e panoramica cornice del castello Svevo di Cosenza sono stati svolti in loco delle Masterclass: una sui vini bianchi, l’altra sul terroir del Magliocco Dolce. 

È stato previsto un’incontro e uno scambio di idee tra il Presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati, il Presidente del Consorzio Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino Doc Bivongi Adele Anna Lavorata, il Presidente dell’Accademia del Magliocco Maurizio Rodighiero, il presidente dell’Enoteca Regionale Gennaro Convertini e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, On. Gianluca Gallo.

Durante i mesi scorsi hanno partecipato agli incontri formativi su come comunicare al meglio il vino e il territorio circa 250 operatori dell’enogastronomia. A tutte le aziende partecipanti è stato consegnato, da esporre, il logo “Local Wine Experience” per guidare nella scelta consapevole il turista che si approssima ai nostri territori.

Ho avuto modo di assaggiare le nuove uscite ed alcuni vini premiati di alcune aziende che conoscevo ma è stata anche l’occasione di una piacevole scoperta per alcune che non conoscevo affatto .

Segnalo alcuni miei assaggi. Dalla cantina dall’animo arbëreshe Poderi Marini ho apprezzato l’opulenza del loro rosso Basileus ma anche la freschezza e l’intensità del passito. Dalla cantina Giraldi & Giraldi ho rivisto il loro popolarissimo rosso I Monaci ma anche Don Onofrio, un vino rosso strutturato da grandi potenzialità.

La peschiera è un azienda giovane di San Lorenzo del Vallo che non conoscevo ma che mi ha piacevolmente sorpreso nel calice; sono rimasto colpito da San Lorenzo, un magliocco di pronta beva ma anche il Siamisi, il nome dialettale si riferisce ai mesi in botte. Tenuta di Travale col suo sontuoso nerello mascalese, Eleuteria, mi ha ricordato inevitabilmente il Barollo sia nel colore che nell’austerità elegante del sorso...ma  anche nel prezzo. Dalla casa vinicola Franco Gialdino mi sono lasciato sorprendere dall’ultimo nato in azienda, The White, un Mantonico macerato. L’azienda Terre di Balbia dinamica e seria nelle scelte ha una gamma notevole di rossi. Rifuggono l’esasperazione di un titolo alcolometrico esagerato e sono armoniosi nella loro raffinata eleganza.

L’azienda Serracavalo di cui sono un arduo estimatore, da lustro al territorio con  una ampia gamma di prodotti eccellenti: dai bianchi, rosati e rossi fino alla punta eminente della piramide, chiamato dai antichi egizi il piramidon: l’etichetta Vigna Savuco, un grande rosso per le grandi occasioni, facile da confondere in una degustazione alla cieca con un grande Amarone. Ho apprezzato ieri sera il loro nuovo Orange Wine ma anche un passito rosso di notevole persistenza e complessità.

Eugenio Cundari dell’omonima cantina che non conoscevo mi ha sorpreso per il modo affabile e la disponibilità al confronto. Presenti i grandi passiti di Saracena, Viola per citare quello leggendario e tanti altri produttori piccoli e grandi a cui faccio torto non potendomi  soffermare in questa rapida carrellata. 

Oltre alla saggia scelta di affidarsi all’enoteca di fiducia, con la pandemia è fiorita la vendita al dettaglio. Si auspica un crescente aumento dello shopping on-line. In questo senso c’è un senso di democratizzazione senza precedenti, spinto dall'accesso diretto alle cantine: chiunque e ovunque può far esperienza dei vini calabresi Terre di Cosenza Dop.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.