Inaugurata a Morano la rassegna di arti visive "Cacciatori di Storie Perdute"
Quattro i padiglioni espositivi presenti nel borgo antico, uno spettacolo di arte e cultura tra fotografie d'autore e reperti storici
MORANO - «E sono quattro. Intendiamo i padiglioni espositivi presenti nel borgo. Segno di un grande fermento culturale e dell’impegno di persone e gruppi intraprendenti e motivati. L’ultimo arrivato è “Lost Stories Hunters”, letteralmente “Cacciatori di Storie Perdute”. Sabato scorso, in serata, alla presenza del consigliere comunale Mario Donadio e dell’assessore Francesco Soave l’inaugurazione in Via don Carlo De Cardona, cuore del centro storico. La sede scelta, due vani di un palazzo settecentesco adeguati con gusto, tentando di conservarne rispettosamente il carattere e le origini, ben si presta ad accogliere questa nuova creatura frutto di ricerca sul campo e anni di scatti realizzati in ogni dove».
Lo comunica in una nota stampa dell’ufficio stampa del comune di Morano Calabro., in cui si specifica che i fautori dell’iniziativa sono William Mauro, Luciano Grisolia, e Giammarco Sacco. Una terna di giovani innamorati dell’arte figurativa e delle videoriprese. Giovani che per promuovere la loro passione si mettono in gioco in prima persona, inventandosi una collezione di strumenti di tutto rispetto e una sala mostra aperta alle interazioni della società civile. Non a caso i reperti, più di cento e in massima parte funzionanti, partono dagli Anni Venti e sono affiancati da una serie di manufatti vintage recuperati in mercatini o regalati da privati. «Perché lo spirito del progetto – lo apprendiamo da William Mauro - in verità è duplice: da un lato si vuol esibire l’antico e il bello afferente al settore fotografico, dall’altro si spera di condividerne con chiunque lo desideri anche e soprattutto il percorso di crescita».
Due, per il momento, le sezioni attive: una dedicata alle apparecchiature, assai suggestive, l’altra riservata alle fotografie d’autore. Ed esattamente in quest’area resteranno fruibili fino al 19 aprile prossimo le opere di Francesco Leonardis, tratte dalla collezione “Terre eteree”: assolutamente da non perdere.
L’auspicio dei curatori è che altri si avvicinino e collaborino al processo di ampliamento che si vuole avviare sin da subito. Naturalmente sono gradite donazioni di articoli in grado di suscitare emozioni.
Nel primo periodo la rassegna permanente sarà visitabile il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30.
«E’ per noi una gioia enorme poter incrementare in maniera così significativa l’offerta culturale e potenziamo i fattori d’attrazione turistica - affermano all’unisono Mario Donadio e Francesco Soave - non possiamo nascondere in questa felice circostanza soddisfazione e ammirazione per il fatto che, William, Luciano e Giammarco abbiano scelto di allestire il museo proprio nell’abitato antico che, come noto, è destinatario di particolari attenzioni nell’allestimento dei progetti legati Pnrr. L’importanza delle foto esposte, la qualità delle immagini e degli oggetti costituiscono sufficiente garanzia di successo per Lost Stories Hunters. Piace qui evidenziare la serietà e la professionalità di questi ragazzi i quali, sia pure per hobby, facendo leva sulla loro capacità di saper immortalare il tempo e lo spazio rendendo unici ed eterni attimi irripetibili, hanno saputo realizzare un prodotto estremamente valido. Per quanto ci riguarda salutiamo e accogliamo, dunque, con assoluto favore l’iniziativa; siamo pronti e disponibili a camminare insieme e a sostenere questo come qualsiasi altro soggetto ideatore di cultura e sviluppo sociale».