La Calabria brucia ma la sua infinita bellezza resiste. Un viaggio del cuore in Aspromonte
Ulivi poderosi, distese di vigneti, alberi centenari e ancor più ora sono poveri scheletri. Sulle tracce di una Calabria viva e autentica che si rifugia nella sua natura e nei suoi borghi
La Calabria felicemente riconosciuta Polmone verde d’Europa sta bruciando !
Da nord a sud la nostra regione è in fiamme… ulivi poderosi distese di vigne alberi centenari e ancor più, ora poveri scheletri!
Fiamme inarrestabili lambiscono centri abitati, pericolo ovunque.
Soltanto pochi giorni dai nostri passi nell’Aspromonte meridionale…
Oggi le immagini di “Amendolea e dintorni” risuonano come speranza augurio che quei luoghi e non solo possano ritrovare la loro essenza di incanto bellezza magia che niente nessuno può sfregiare per sempre.
Parco Nazionale d'Aspromonte ingresso meridionale.
Agriturismo il Bergamotto di Ugo Sergi lungo la Fiumara dell'Amendolea protetto dal Castello Ruffo i cui resti dominano lo splendido scenario.
Padrone assoluto che travalica qualunque titolo nobiliare seppure altisonante è il Silenzio.
Il sole non è ancora sorto quando i nostri passi si dirigono su quello che fino a qualche anno fa era il greto di un fiume possente oggi drammaticamente secco... la costruzione di una diga ne ha deviato il corso per i bisogni cittadini lasciando le coltivazioni di bergamotto e non solo in difficoltà.
Sul cammino oleandri coloratissimi vere e proprie oasi di un deserto lunare.
Montagne granitiche segnano prepotenti il paesaggio, forme particolari che il calcare ricopre insieme al verde di ulivi e vigneti.
Granito... Nel granito le radici di questo luogo isolato preservato da interferenze umane e non solo, un luogo così meravigliosamente unico!
Tutto fermo immobile antico...
La natura protegge nasconde cura le ferite dell'anima, guarisce.
Dalla terrazza la vista è pace !
Giardino del bergamotto, così l'immaginario... nella realtà un mondo verde, bosco foresta grandi piante rigogliose qualche frutto giallo della passata stagione!
Deliziosa la marmellata che allieta il risveglio, il miele, la bevanda sempre gradevolmente al bergamotto odorosa di menta. E a sera, predilette, le tagliatelle caserecce di grano antico al sapore di basilico bergamotto e una spruzzata di mandorle... profumatissime !
Il fascino del luogo è arricchito dalla squisita delicata gentilezza che accoglie e circonda il viaggiatore nella sua sosta...
Facile sentirsi di casa!
Facile naturale sentire le proprie radici tra queste pietre questi alberi questo tutto, radici che nel tempo perdono consistenza fino a dissolversi, senza più gravità.
Leggerezza impagabile!
Il viale di ulivi ombreggia la stradina fino alla Cappella, accanto il cimitero dove gli stessi nomi ricorrono sulla pietra a ricordo di un' unica famiglia un tempo unita da nozze e battesimi, compari, vicini di uscio.
Poco più in alto la grande casa già scuola accoglie oggi gli escursionisti amanti della montagna.
E alla mente immagini di altri monti con scuola, officina per imparare un mestiere, cappella cimiterino... Don Lorenzo e la sua Barbiana, stessa caparbietà e vigore proprio come qui nell' estremo d'Europa.
Aspromonte...
Sì, aspre lo sono davvero queste montagne, pure affascinanti come poche altre in questa terra di Calabria, e non respingenti anzi... Tante le guide e associazioni locali che accompagnano visitatori d'ogni età e provenienza alla scoperta di luoghi ancora intatti, cascate dirompenti, piccoli borghi di silenzio e poesia.
I borghi...
Bova ci accoglie una volta ancora nella sua piazza elegante le belle case il museo, i sorrisi e il calore delle persone che incontriamo... Tutt' intorno scorci d'incanto!
E il viaggio continua... Ogni tornante apre ad universi sempre più vasti, montagne brulle si trasformano quasi d'improvviso in verdissimo altopiano dove beatamente sostare all'ombra di pini lussureggianti!
E subiamo il fascino della Rocca del Drako e delle leggende che da tempo senza inizio arricchiscono il ciclopico masso dai tre occhi intagliati che penetrano dove gli umani non osano.
...fino a Roghudi, il borgo abbandonato nello scenario dell'Amendolea...
La Fiumara accompagna il viaggiatore senza mai perderlo di vista, mai abbandonarlo e si offre sinuosa, avvolgente, sempre ricca di fascino.
Assoluta Bellezza
Gallicianò appare improvviso alla vista... gioiello della tradizione grecanica che la presenza e il narrare di Mimmo Nucera impreziosisce. E noi amici, un tempo compagni di scuola, ascoltiamo rapiti mentre sostiamo nella piccola Cappella ortodossa benedetta dalle sacre icone, e dove spiccano i volti affrescati, pur senza aureola, dei Maestri di cui questi luoghi sono espressione... Pitagora Aristotele Platone Omero.
Nella piazzetta, seduto sui gradini della Chiesa, un uomo, i capelli bianchi bianchi, insegna ai ragazzini a parlare il greco e li attiva dicendo "prima ancora dell'inglese è il greco che dovete imparare per sentirvi veramente figli di questa terra".
Stiamo sognando? Oggi che lo studio di questa lingua rischia di essere estromesso anche dal liceo classico... Come già accaduto in parte alla Storia dell'arte, poche ore sopravvissute!
Stiamo sognando?
Dobbiamo giungere in questo sperduto angolo di mondo per sentire affermare il Valore Cultura?
Poi sempre in viaggio fino ai borghi di Palizzi che guarda l'Etna e Pentadattilo stupendamente incastonata tra grigi speroni di roccia!
In lontananza il mare cangiante di Melito e San Lorenzo alleggerisce le emozioni, ristora, come già ieri l'azzurro sconfinato tra gli scogli di Capo Bruzzano.
In questa coralità che avvolge tutto si rinnova l'armonia uomo natura e sfuma si attenua la storia personale di ognuno....
Essere, semplicemente essere.