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"Da donna a donna" un incontro-dibattito nel ricordo di Fabiana Luzzi

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“Da donna a donna” un incontro-dibattito nel ricordo di Fabiana Luzzi, la giovane coriglianese che a soli 16 anni è stata bruciata viva dal suo fidanzato. Si è svolto oggi pomeriggio (sabato18) nell’auditorium dell’Opera Salesiana “Don Bosco” di Corigliano scalo. Un appuntamento promosso dalla deputazione del Movimento 5 stelle con il patrocinio della Presidenza della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio. Ad aprire il confronto, al quale hanno preso parte tra gli altri il commissario di polizia di Stato presso la questura di Cosenza Tiziana Scarpelli e la vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio Cinzia Leone, è stata la senatrice pentastellata Silvana Abate che proprio nella sua Corigliano-Rossano ha voluto creare un momento di riflessione contro una piaga come la violenza di genere. Duecentocinquanta denunce nel solo 2019 per reati di violenza. «Questi i numeri di un lavoro di sensibilizzazione che stiamo portando avanti da tempo con la Polizia di Stato». Ha commentato così il commissario Scarpelli l’attività «costante» delle forze dell’ordine in provincia di Cosenza contro reati «che fino a qualche anno fa nessuno denunciava». Poi la dirigente della PS ha ricordato le attività della questura di Cosenza. A partire dall’attivazione del centro di ascolto, dedicato proprio a Fabiana Luzzi che «è un luogo ospitale dove forniamo assistenza alle donne in difficoltà ma anche un luogo sicuro – ha detto – per i minori che subiscono violenze familiari». E poi «il progetto “questo non è amore” con un camper della Polizia che sta facendo il giro della provincia di Cosenza proprio per sensibilizzare i cittadini a denunciare». Le ha fatto eco la senatrice Abate che ha così ricordato la storia e l’esempio di Fabiana Luzzi. «Quella brutta storia che ha colpito tutti e ha lasciato un vuoto immenso nella nostra comunità – ha detto – ha però aperto una pagina nuova contro la violenza di genere. Quel fatto atroce di cui è stata vittima Fabiana – ha ricordato Abate – ha accelerato la sottoscrizione di quella che poi fu la  Convenzione di Istanbul» uno dei più importanti strumenti su scala europea contro la violenza di genere. Un inciso sulla prevenzione che «parte dalle famiglie, dal dialogo, parte da noi mamme che dobbiamo essere più attente a quella che è la vita dei nostri figli: essere attente e non lasciarli mai soli, soprattutto nel periodo della loro crescita». Ma la violenza di genere e sulle donne è stata oggetto, proprio di recente, di un’importante azione di governo. L’ha spiegata il vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio, Cinzia Leone. “Da donna a donna” è un tour che nasce dall’esigenza di sensibilizzazione dopo l’approvazione del Codice Rosso. Cos’è il codice rosso, la Leone lo spiega in maniera molto semplice ma efficace: «Non è nient’altro che la raccolta di tutti i reati contro le donne e i minori e più in generale i reati di genere per i quali abbiamo previsto pene certe e più aspre. Abbiamo ricevuto critiche per questo. È vero, ma contro la violenza – ha concluso la Leone - non ci possono essere mezze misure».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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