Domani 22 giugno le reliquie di Santa Rita da Cascia lasciano Montegiordano
Domani 22 giugno le reliquie di Santa Rita da Cascia lasceranno Montegiordano e la Calabria, dove sono state custodite per un anno. Era il 26 giugno 2017 quando arrivarono in questo comune dell’Alto Jonio calabrese da Roccaporena di Cascia. Paese natale di Santa Rita, portate da una folta delegazione di montegiordanesi guidata dal sindaco Francesco Fiordalisi e dal parroco padre Emmanuel Kayombo. Concesse dal Santuario dell’Opera di Santa Rita in Roccaporena di Cascia alla parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Montegiordano, le reliquie ritorneranno in Umbria. Accompagnate da un'altra folta delegazione di 58 pellegrini devoti della santa avvocata dei casi impossibili sempre guidata dal sindaco Francesco Fiordalisi e dal parroco padre Emmanuel Kayombo. La delegazione, che sarà in Umbria dal 22 al 24 giugno, visiterà, oltre i luoghi natali di Santa Rita da Cascia, il Santuario dell’Amore Misericordioso della Beata Madre Speranza in Collevalenza di Todi, Perugia e Assisi.
Nella città capoluogo di regione, il 23 giugno, la delegazione sarà raggiunta dal suo vescovo diocesano di Cassano allo Jonio mons. Francesco Savino ed incontrerà il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, che visitò Montegiordano nel marzo 2016. Il giorno seguente i montegiordanesi con il loro vescovo mons. Savino raggiungeranno Roccaporena di Cascia per partecipare all’annuale Festa della Rosa e delle Rite. Che culminerà con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), insieme al vescovo di Cassano allo Jonio mons. Francesco Savino. Al termine della celebrazione ci sarà il passaggio delle reliquie di Santa Rita dalla parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Montegiordano alle parrocchie di Sant’Agostino in Altamura (Ba), che le terrà fino a dicembre 2018, e di Santa Eulalia in Borso del Grappa (Tv), che le terrà da gennaio a giugno 2019.
LE RELIQUIE DI SANTA RITA SONO RIMASTE A MONTEGIORDANO PER UN ANNO
La comunità montegiordanese ha avuto il privilegio di custodirle per un intero anno (giugno 2017-giugno 2018), venendo venerate da non pochi fedeli provenienti da altri centri calabresi ed anche lucani e pugliesi. Nel corso di quest’anno diverse sono state le iniziative di carattere religioso, culturale e sociale promosse congiuntamente dalla Parrocchia a dall’Amministrazione comunale, che hanno visto la presenza a Montegiordano e in Calabria dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo (agosto 2017) e del prorettore del Santuario dell’Opera di Santa Rita di Roccaporena don Canzio Scarabottini (marzo 2018).
É stato un anno di grazia per la comunità montegiordanese che saprà fare prezioso tesoro di questa arricchente esperienza di fede, con l’auspicio che possa sviluppare anche un gemellaggio di carattere civile tra i Comuni di Montegiordano e di Cascia. Ancora a Montegiordano si ricordano le parole dell’arcivescovo mons. Renato Boccardo. Quasi a sintetizzare lo spirito con il quale sono state accolte le reliquie di Santa Rita e alle quale numerosi fedeli hanno affidato le loro speranze con le loro preghiere.
«Nel visitare la vostra terra – ha detto mons. Boccardo – ho potuto vedere la grande bellezza naturale e i documenti della storia; una storia segnata ancora oggi dalla fatica, dalle difficoltà per garantire a sé e alla propria famiglia un avvenire sicuro e pacifico. Sono rimasto colpito nell’ascoltare come tante famiglie si sono dovute allontanare dalla loro terra per trovare “fortuna” altrove. Eppure la Calabria ha molte possibilità di crescita non solo naturali, ma umane. Nel visitare diversi suoi luoghi, dall’Ionio al Tirreno, è stata per me occasione per sperimentare l’accoglienza cordiale e la ricca umanità.
Ma anche di valorizzare un legame ideale che unisce queste popolazioni con Cascia e Roccaporena. Quasi a creare una sorta di parentela spirituale nel nome di santa Rita. La presenza delle sue reliquie e del suo messaggio di riconciliazione, perdono e pace possa aiutare anche voi a guardare al futuro con determinazione e speranza. Impegnando ciascuno secondo le proprie possibilità e capacità nella ricerca della costruzione del bene comune senza cedere alla tentazione della fuga».
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