8 ore fa:Caso Polizia municipale a Cassano, ArticoloVentuno: «La risposta del Sindaco è stata chiara e difficilmente contestabile»
6 ore fa:Welfare, dalla Regione quasi due milioni di euro per Corigliano-Rossano
8 ore fa:«Dopo tre anni Longobucco è ancora isolata. Servono certezze su tempi e sicurezza»
5 ore fa:Sanità e solidarietà, la Fondazione Rizzo dona quasi 20 mila euro per potenziare i servizi sanitari a Campana
7 ore fa:Le Grotte di Sant’Angelo raccontano la storia: il 3 gennaio torna il viaggio narrativo nel tempo
7 ore fa:Sarà possibile ritirare la pensione a partire da sabato 3 gennaio
5 ore fa:Lungro, il Vicesindaco replica alla minoranza
6 ore fa:L’Ente Parchi Marini Regionali traccia la rotta del 2026: «La tutela come progetto condiviso»
4 ore fa:«La città è in festa, ma senza acqua»: Caputo contro la “normalità” di Stasi
7 ore fa:Tirocini d'inclusione sociale, la Regione stanzia 10,5 milioni e approva la proroga per altri 6 mesi

Dissesto idrogeologico: basta con lo scaricabarile!

1 minuti di lettura

Troppo facile scaricare sui sindaci le responsabilità per i disastri ambientali che si verificano con frequenza in Calabria: è tempo che la politica ed in particolare la Protezione Civile faccia la sua parte con un piano integrato che affronti in modo radicale il rischio idro-geologico. La pensano così, in risposta al direttore regionale della Protezione Civile dr. Carlo Tansi che ha messo sul banco degli imputati gli amministratori locali, i sindaci dell’Alto Jonio, un territorio che, per il suo particolare assetto geo-morfologico “a pettine”, è notoriamente esposto al rischio di calamità naturali. Per conto dei sindaci del Comprensorio hanno preso posizione nei giorni scorsi il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù e l’ex sindaco di Villapiana Luigi Bria. Il primo ha rivendicato il merito per il Comune di Rocca di aver fatto appieno la propria parte adoperandosi per la pulizia e la messa in sicurezza dei torrenti ed ha già provveduto ad acquistare mezzi propri (un escavatore e un trattore) da utilizzare nei casi emergenza-alluvioni. «Sento perciò il dovere, - ha dichiarato l’avv. Ranù – di richiamare con forza alla responsabilità gli organi di governo perché è troppo facile mettere sotto accusa i sindaci che sono sempre soli e senza risorse». E’ tempo invece, secondo l’vv. Ranù che ha comunque riconosciuto il merito al presidente Oliverio di aver disposto interventi nel torrente Canna che avrebbero evitato esondazioni e salvato vite umane. «Ma quest’anno – ha aggiunto il sindaco di Rocca - la situazione è peggiorata! Si intervenga presto e subito sugli altri nei torrenti se si vogliono evitare disastri come quello di Corigliano-Rossano». Ancora più dura la posizione dell’ex sindaco di Villapiana Lugi Bria il quale, sposando in pieno la reprimenda del prof. Vincenzo Falcone dell’Università “Magna Grecia”, la respinto al mittente le accuse ai sindaci da parte del prof. Tansi. «E’ vero – ha scritto il prof. Falcone - che i sindaci sono i responsabili della Protezione Civile a livello locale, che ben 266 su 409 comuni della Calabria non hanno ancora approntato i piani di emergenza e che la maggior parte delle nostre fiumare sono zeppe di detriti e senza argini, ma è altrettanto vero che la Regione ha il dovere di destinare sufficienti risorse per aiutare i Comuni a svolgere questo importante compito della “pulizia dei fiumi”... Cominciate perciò voi – ha concluso il prof. Falcone - ad elaborare un vero progetto strategico. Di diagnosi sul rischio idrogeologico sono pieni i Supermercati e noi calabresi non abbiamo bisogno di continui allarmi a cui siamo già abituati. Abbiamo invece bisogno di terapie, se necessario anche intensive, perché lo “scaricabarile” non ha mai giovato a nessuno e noi non siamo così imbecilli da farci convincere dai grilli parlanti».

(fonte La Provincia di Cosenza)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.