Sul grave
deficit infrastrutturale della
Sibaritide, sembra muoversi qualcosa. E di ciò va dato subito atto all'avvocato
Pasquale Catalano, che sin dal 2014 sta letteralmente inondando il
Ministero delle Infrastrutture di fascicoli, memorie e denunce sullo stato di degrado e abbandono in cui verte questa parte della Calabria anche sotto il profilo dei trasporti. Parliamo soprattutto di
statale 106 e
rete ferroviaria jonica.
IL MINISTERO INVESTE LE ISTITUZIONI COMPETENTI DEL PROBLEMA
Dopo la risposta della Provincia di Cosenza, a seguito della diffida e dell’azione giudiziaria promossa da P.C., patrocinato dall’
avv. Pasquale Catalano, con cui si denunciavano le gravi carenze infrastrutturali nella Sibaritide e nella fascia ionica cosentina, anche il Ministero delle Infrastrutture, con diverse note del 22.11.16, 22.11.16, 7.12.16 e 22.12.16, ha investito della problematica il
Dipartimento per i Trasporti, navigazione, gli affari generali ed il personale; il
Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Calabria e la Sicilia; la
Direzione Generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali; la
Direzione generale per la vigilanza sulla sicurezza nelle infrastrutture, nonché l’
ANAS sede generale di Roma. "Probabilmente - dice l'avv. Catalano -, a seguito di tale eclatante vertenza sulla problematica che ormai attanaglia l’intera Calabria ed in particolare la Sibaritide e la fascia ionica, per lo stato di abbandono in cui da molti anni imperversa nel territorio e per il disinteresse da parte delle istituzioni e della politica in generale, sembra di capire che il Ministero delle Infrastrutture cerchi di capire
cosa non funziona o non ha funzionato nella macchina burocratica ed amministrativa, soprattutto a livello regionale, in merito alle tematiche denunciate".
TRASPORTO FERROVIARIO PENALIZZATO E INCREMENTO TRASPORTO SU GOMMA
Vista la vicenda, che ha avuto inizio già nel 2014 con una petizione popolare approdata alla Camera ed al Senato e rimasta senza seguito, si auspica che il Ministero ponga una
serie di indagini ed iniziative concrete a livello regionale sul perché questo
territorio risulta ancora, nel 2017,
carente di idonee infrastrutture, trasporti e adeguate vie e mezzi di collegamento. Dia anche una risposta sul perché in una regione ed in un territorio, come la Sibaritide e la fascia ionica, con una rete stradale ferma agli anni 40^, di conclamata pericolosità, si favorisca il
trasporto su gomma (le centinaia di pullman e camion che scorrono in ogni luogo e per ogni destinazione) e non si utilizzi la
rete ferroviaria Jonica, che necessitava di un irrinunciabile intervento di adeguamento ed ammodernamento? Spieghi il Ministero, nonché la Regione Calabria, il motivo
perchè Trenitalia e le Ferrovie dello Stato hanno soppresso i treni a lunga percorrenza lungo la dorsale jonica (i famosi treni Crotone/Milano/Torino e Crotone/Roma), mentre vi è stato uno
strabiliante incremento di corse su pullman di varie compagnie nelle medesime tratte soppresse. Perché ancora ad oggi non vi sono corse veloci dirette per Cosenza e per Castrovillari? Per quale motivo questo territorio, così ricco di agricoltura, storia e con grandi potenzialità e vocazione turistica, debba rimanere ancora fanalino di coda della Calabria e dell’Italia intera?
IL SILENZIO DELLA REGIONE CALABRIA
"E’ giusto che i cittadini di questo territorio - dice l'avv. Catalano - siano costretti ad assumersi maggiori oneri finanziari ed
insopportabili disagi per gli spostamenti regionali e nazionali, per accedere alla sanità e altri sevizi, per tutelare i propri diritti in un sistema giustizia divenuto troppo distante? Il Ministero e tutti gli enti convenuti, ivi compresa la
regione Calabria che, a quanto pare, con il suo silenzio sembra non interessarsi alla problematica, hanno il sacrosanto dovere di intervenire al più presto per risolvere i tanti problemi evidenziati e per riportare questa regione ad un livello di modernizzazione che rappresenti per i cittadini la normalità". (FONTE COMUNICATO STAMPA)