13 ore fa:Con Greco "Casa Riformista-Italia Viva" entra nel Consiglio regionale della Calabria
15 ore fa:Partite vendute, sogni traditi: il fango del calcio arriva anche ai giovani
14 ore fa:Proclamati i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione nord
11 ore fa:Elisa Scutellà proclamata in Consiglio regionale: «Opposizione dura e leale solo ai calabresi»
15 ore fa:Baker Hughes, Rapani (FdI): «Crotone raccoglie i frutti di ciò che Co-Ro ha respinto»
14 ore fa:Ecco perché le bende medicali di Padre Pio sono conservate e venerate ad Altomonte
12 ore fa:Al via procedure stabilizzazione Tis a Castrovillari. Rosa: «Accolta la nostra richiesta»
1 minuto fa:L’Unical inaugura il Palazzo dell’Innovazione, una “casa comune” per ricerca applicata e nuove tecnologie
12 ore fa:Riparte “Ecoross Educational”: i bambini di Trebisacce protagonisti della sostenibilità
13 ore fa:Bando centri storici Co-Ro, Confcommercio: «Serve più tempo per costruire un progetto condiviso e sostenibile»

A Castrovillari finisce il carnevale: è tempo di quaresima

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Ritornano le tradizioni e ritornano i riti perché la fede, infondo, non si è mai fermata. Come ogni anno finisce il carnevale che a Castrovillari è sinonimo di euforia e di casa; un evento che per qualcuno quest’anno è passato inosservato, a causa dell’emergenza Covid-19 che non ne ha fatto percepire l’atmosfera, qualche altro invece ne ha avvertito solo l’ombra dal momento che se n’è parlato ma non goduto.

Terminato il martedì grasso, giorno nel quale la tradizione vuole la morte di re Carnevale bruciato in un falò insieme all’ingordigia che passa dalla tavola ricca di cibi antichi, si fa spazio alla quaresima, raffigurata come una vecchia gobba e misteriosa. A dare un volto alla quaresima, tra gli artisti castrovillaresi, fu anche il maestro del teatro castrovillarese, Giuseppe Maradei, che interpretò l'allegoria con la maschera dal becco lungo e la fronte rugosa perché il martedì è pur sempre ancora carnevale.

E allora Castrovillari viene spogliata da quel vortice di allegria e colori, di cibi abbondanti e di entusiasmo e diventa quasi grigia ed il sacrificio e la riflessione rivelano l’essenza e l’essenziale. Nonostante il Coronavirus non abbia permesso i festeggiamenti del Carnevale, la quaresima resta intatta perché è un fatto di fede e di individualità, quello che d’altronde la pandemia ha fatto emergere.

La fede, il sacrificio delle comodità ed il rifiuto dell’eccesso: la quaresima ci riporta, casualmente quasi nello stesso periodo dello scorso anno, a riproporci il medesimo senso di rinuncia e privazione. Restiamo noi con noi stessi ma con la possibilità di condividere, per chi crede, il culto della fede ed i suoi rituali con le persone che amiamo, nonostante ancora qualche restrizione.

Paola Chiodi
Autore: Paola Chiodi

Curiosa, solare e precisa. Laureata in Comunicazione e Dams all'Università della Calabria, ha perfezionato gli studi con un Master in Giornalismo e Comunicazione insieme alle più grandi firme del panorama nazionale. Dal copywriting e la comunicazione per il web è entrata da subito nel mondo del giornalismo televisivo, come inviata e conduttrice di format, speciali e servizi. Si occupa di eventi culturali, per i quali è responsabile dell'ufficio stampa e cura la comunicazione istituzionale di associazioni e confederazioni nazionali. La sua più grande passione è l’arte, ma adora anche il vintage e il teatro (dalla commedia all’opera).