Polizia scova attività di prostituzione all'interno di centri benessere gestiti dai cinesi
Vasta operazione per contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese: delitti legati all'immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi

COSENZA - Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, tramite il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (SCO), ha realizzato una vasta operazione di polizia che si è conclusa in data 01.08.2025, la stessa veniva intrapresa per contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia, con particolare riguardo ai delitti legati all'immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.
L'operazione ad "alto impatto" ha visto coinvolte diverse Squadre Mobili d'Italia, tra queste anche quella della Questura di Cosenza. Gli investigatori della Squadra Mobile, effettuavano accurate indagini che consentivano di individuare le persone ed i luoghi connessi allo svolgimento di attività illegali peculiarmente legate all'attività di meretricio ed alla gestione di esercizi commerciali diretti da cinesi.
Per quanto preannunciato, le verifiche, unite alle attività di acquisizione di informazioni, hanno confermato che nelle aree del territorio di competenza della provincia brutia, da svariati anni, venga svolta l'attività di prostituzione all'interno di case di appuntamento o di centri benessere, incontri i quali vengono spesso fissati attraverso utenze telefoniche ricavate, perlopiù, da siti di appuntamento online, tra i quali "Bakeca incontri".
Proprio alla luce di quanto appurato, nell'ottica di contrastare i fenomeni criminali afferenti ai cittadini di nazionalità cinese, grazie ai mirati controlli svolti nei giorni scorsi, sono stati conseguiti i seguenti risultati operativi: sono state denunciate, in stato di liberà, 2 persone della predetta nazionalità poiché violavano diverse fattispecie di reato previste dal Testo Unico sull'Immigrazione, legate alla gestione del fenomeno migratorio, nello specifico riguardo alla loro constatata permanenza illegale all'interno del territorio nazionale (ex artt. 10 bis e 14/5° ter del decreto legislativo n°286/98). Una di queste veniva, inoltre, accompagnata da personale della locale Questura presso il C.P.R. (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) di Roma - Ponte Galeria, per la successiva espulsione dal territorio italiano; sono stati controllati 21 esercizi commerciali coordinati da cittadini cinesi; sono state identificate 51 persone, constatando che queste risultavano tutte regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
In ultimo, si soggiunge che la descritta attività si colloca nella più ampia progettualità operativa "Squadra Mobile", intrapresa dallo SCO a partire dal 2023, già applicata con riferimento ad ulteriori ambiti di contrasto della criminalità, tra cui si segnala la devianza giovanile, lo sfruttamento della manodopera, il gioco illegale, la prostituzione, il furto di autoveicoli e le irregolarità nelle procedure di ingresso disciplinate dal c.d. Decreto Flussi ed altri ambiti delinquenziali che saranno oggetto di prossimi servizi ad "alto impatto" in questa città e nella relativa provincia.