Caccia al lavoro nero, nuova operazione delle Fiamme gialle nella Sibaritide
Importante attività d'indagine della GdF del Gruppo di Sibari che ha scovato un'altra attività ricettiva offrire occupazione senza alcun contratto: sei operai trovati senza assunzione. Ora il responsabile rischia una sanzione fino a 150mila euro
ALBIDONA - Un'importante operazione condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza ha messo in luce nuove e gravi irregolarità nel settore del lavoro nero nella Sibaritide. Concentrandosi sui settori della ristorazione e degli stabilimenti balneari, le Fiamme Gialle del Gruppo di Sibari hanno portato a termine una serie di controlli mirati, culminati in un'ispezione presso un'attività commerciale nel Comune di Albidona.
L'operazione è scaturita da un'attenta attività di ricerca informativa che aveva evidenziato pericolosità fiscale nell'area. Tali sospetti sono stati successivamente confermati dalla consultazione degli applicativi informatici del Corpo. All'esito dei controlli, è emersa la presenza di nove lavoratori che prestavano servizio senza un regolare contratto, configurando così un caso di lavoro totalmente "in nero".
Le conseguenze per il datore di lavoro sono serie. Le violazioni accertate comporteranno sanzioni amministrative comprese tra 17.000 e 105.000 euro. Inoltre, è stata emessa una diffida per la regolarizzazione dei contratti di lavoro. Le irregolarità sono state segnalate all'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza, che ha provveduto a emanare un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, data l'emergenza di personale non regolarizzato.
Questa operazione rappresenta un passo importante nell'azione di contrasto al lavoro sommerso, uno degli obiettivi principali della Guardia di Finanza e fa seguito ad un'altra importante operazione che nei giorni scorsi aveva scovato altro lavoro sommerso nel campo della ristorazione nell'area del Pollino.