Assolto il pensionato che assediò l'Inps di Rossano per rivendicare la disoccupazione di 250 braccianti
Finisce la storia giudiziaria di Giovanni Petrelli che nel 2014 si fece promotore di una dura protesta nei confronti dell'istituto di previdenza. Ieri la sentenza del Tribunale di Castrovillari
CORIGLIANO-ROSSANO - Il Tribunale di Castrovillari ha assolto il pensionato che nel 2014 assediò la sede Inps di Rossano per rivendicare il diritto alla disoccupazione per 250 braccianti agricoli. La corte del foro castrovillarese ha detto che il fatto non sussiste e a Giovanni Petrelli non resta oggi che raccontare ai suoi nipoti una storia di diritti e giustizia.
Questi i fatti. L’Inps aveva bloccato tutte le domande per prestazioni assistenziali relative all’anno 2013 presentate dai braccianti agricoli, ritenendo che i medesimi non rientrassero nella categoria dei dipendenti di cooperative impegnate in agricoltura, ma in servizi connessi. L’associazione Raggio di Sole, impegnata nel sociale e nelnps di Rossano, alla quale partecipavano circa 250 braccianti agricoli di Corigliano Rossano e paesi limitrofi.
I manifestanti, nell’occasione, occupavano il piazzale della stessa sede Inps, anche con auto e camion, bloccando l’ingresso e impedendo ai dipendenti dell’istituto di entrare nella struttura e prendere servizio. A capo della protesta, con tanto di megafono, era il presidente della stessa associazione Raggio di Sole, Petrelli Giovanni.
Le forze dell'ordine, arrivate sul posto formavano un cordone per allontanare gli occupanti e fare entrare i dipendenti. Ma i manifestanti non avevano alcuna intenstituto previdenziale a centina di domande tese ad ottenere le indennità per malattia, disoccupazione ed altro, essenziali all’economia dei braccianti e delle rispettive famiglie, per cui la tensione aumentava, che vedeva anche momenti concitati, ripresi con video registrazioni dalle Forze dell’Ordine.
I braccianti pressavano sul cordone di sicurezza, per impedire ai restanti dipendenti dell’Inps di entrare nella struttura. La resistenza ad oltranza dei manifestanti induceva il responsabile dell’epoca dell’Inps a ricevere una delegazione dei manifestanti, guidata dal Petrelli Giovanni. L’incontro sortiva esito positivo, in quanto l’Inps assumeva l’impegno di rivedere tutte le pratiche non liquidate. I manifestanti soddisfatti per l’impegno preso abbandonavano la protesta.
La vicenda aveva però uno strascico giudiziario, in quanto il solo Petrelli Giovanni veniva deferito alla Procura della Repubblica di Castrovillari, che apriva un procedimento penale nei confronti del medesimo, quale organizzatore della protesta. Il Petrelli veniva citato in giudizio con l’accusa di violenza privata, resistenza passiva per essersi sdraiato a terra e aver bloccato l’accesso dei dipendenti Inps.
Il Petrelli affidava la sua difesa all’avv. Giuseppe Tagliaferro. Nel corso dell’attività istruttoria dibattimentale venivano sentiti i testimoni dell’accusa e della difesa. L'avvocato Giuseppe Tagliaferro sosteneva che la protesta fosse avvenuta senza alcun atto di violenza, con lo scopo di far modificare la posizione assunta dall’Inps, che aveva negato ingiustamente il diritto alle prestazioni per circa 250 persone. All’udienza del 13 giugno 2022 il Pm e la difesa discutevano, argomentando le proprie richieste finali.
Il Tribunale di Castrovillari, con sentenza n. 1047/2022, accogliendo le argomentazioni difensive, ha assolto il Petrelli perché il fatto non sussiste. Soddisfazione è stata espressa dal Petrelli perché, dopo l’esito risolutivo della protesta, resasi necessaria per tutelare i diritti dei braccianti agricoli, è giunta anche l’assoluzione piena dall’accusa penale di violenza privata e resistenza.