Le dichiarazioni di Carlo Salvo rivolte alla classe politica nazionale e regionale che sta dimostrando poco interesse nei confronti dei cittadini e una cattiva gestione in questo particolare momento storico
«Da qualche giorno, nonostante i gravi problemi recati dal “covid19” al sistema economico nazionale, stiamo assistendo ad un
vergognoso teatrino politico tra governo nazionale e Regione Calabria. Ancora una volta, la classe politica nei suoi colori più svariati, dimostra la totale disaffezione ed il poco interesse nei confronti di una nazione ormai in stato di coma irreversibile. La cattiva gestione di questo particolare momento storico, da parte degli organi preposti, ha neutralizzato per non dire distrutto il sistema economico italiano, senza parlare poi di quello sanitario, inefficiente sotto tutti i punti di vista», dichiara Carlo Salvo In questa ottica di disperazione, il governo italiano per mano del
ministro Boccia, concentra l’interesse sulla redazione di un
ricorso al TAR al fine di ottenere
l’annullamento di un provvedimento a firma del presidente della regione Calabria, Iole Santelli, con il quale ha autorizzato la riapertura di esercizi commerciali tra i quali Bar, Gelaterie, paninoteche ecc., negli spazi all’aperto e con le dovute precauzioni onde evitare eventuali rischi di contagio tra i consumatori. La sfida tra il ministro Boccia e
Jole Santelli che poco importa al popolo italiano e quello Calabrese, poichè l’esito favorevole o meno di un ricorso al TAR non fa certo ripartire l’economia della nazione e non risolve i problemi fondamentali in cui versa lo stato italiano Le dichiarazioni di Carlo Salvo involgono anche le forze di opposizione se non altro «perché nessuno ha lavorato nell’interesse della nazione, infatti, mentre il governo ha illuso le partite iva attraverso promesse di
aiuti economici mai arrivati, i partiti di opposizione non sono stati in grado di condizionare l’operato della maggioranza che si è distinta, non solo per aver investito
fiumi di danaro per pagare i tanti componenti delle task force risultate poi improduttive» Mentre le altre nazioni europee hanno già messo in atto un efficiente piano di risanamento a garanzia dell’economia nazionale, la
Germania ad esempio ha stanziato 356 miliardi di euro, il governo italiano invece ha inteso stanziare la ridicola ed insufficiente somma di 25 miliardi di euro, di cui tra l’altro non si conosce l’effettivo utilizzo ed impiego. Sulla base di tali propositi, oggi più che mai in Italia come anche
in Calabria, si vive una sorta di preoccupazione per la mancanza di programmazione sui futuri investimenti indispensabili per la ripresa economica, investimenti che dovrebbero essere garantiti dai rappresentati politici, purtroppo non sempre idonei ad assolvere il compito a cui sono stati preposti. «Tra tutte le regioni d’Italia
, la Calabria con i suoi 31 parlamentari tra deputati e senatori, ha raggiunto i livelli più bassi d’inefficienza per mancanza di attività programmatica e di investimenti intelligenti, tra le grandi opere infrastrutturali il mega lotto della SS106 mai partito a causa di logiche politiche contorte messe in atto dai rappresentanti politici territoriali, appartenenti alla famiglia del governo, che attraverso un vero e proprio boicottaggio hanno contribuito a dare l’ultimo colpo di grazia allo sviluppo dell’intero territorio Calabrese»
, conclude l'avvocato calabrese.