Anche se mancano meno di due anni alla scadenza naturale del mandato amministrativo dell’attuale sindaco Geraci, per il Coordinatore cittadino del Movimento Centro storico, Giorgio Luzzi, i tempi sono già maturi per individuare un candidato a sindaco autonomo, autorevole, onesto e con esperienza, in pratica non il solito nome calato dall’alto da parte di partiti o personaggi politici ormai logori che hanno a cuore solo il proprio tornaconto. “I politici – si legge nella nota del Movimento – si devono rendere conto, in primo luogo, che in questa città, il problema del rapporto fra gli interessi del singolo e gli interessi della collettività, è sempre stato il problema centrale della vita quotidiana, pertanto, la smettano di dare ordini, di far sviluppare, fare affermare ed arricchire economicamente il proprio orticello ed il singolo a spese degli altri. E’ il momento di distinguere: da un lato, il candidato a sindaco che può contribuire all’affermazione e allo sviluppo della collettività, dall’altro, il candidato che, al contrario, danneggia la collettività stessa in quanto pupazzo in mano a vecchi volponi della politica che non distinguono, nell’ambito degli interessi individuali, quelli che convergono con gli interessi generali, e quelli che ne divergono fino ad opporvisi. Un candidato a sindaco – sottolinea ancora Luzzi - che non lo si percepisca come qualcosa di estraneo, nemico o come imposizione calato dall’alto per tutelare i loro crucci, i loro interessi, o come, peggio ancora qualcosa che non ci riguarda da vicino. Le trattative, gli atteggiamenti ed eventuali loro prese di posizioni di chi decide per tutti, seppur non ufficiali di questi giorni da parte degli ex parlamentari Giovanni Dima e Giuseppe Geraci vanno rispediti e di fretta ai mittenti ed ai loro asserviti, lo stesso lo si faccia con il cosiddetto “nuovismo” di facciata, spudoratamente propagandato da questi per rinnovamento, a noi del movimento centro storico, e credo a maggior parte dei cittadini il volere imporre da primi della classe il loro volere non convince affatto perchè irresponsabile, ma certamente di parte. E’ il risultato di un embrione concepito già deforme, frutto di cervelli che temono di essere messi in soffitta o esclusi dai giochi politici futuri come è successo più di un mese fa a Giuseppe Caputo a Rossano”. fonte La Provincia