9 minuti fa:SS106, troppe croci su questa maledetta strada: servono interventi immediati e di prospettiva
3 ore fa:Sanità, il Rapporto Crea boccia Occhiuto e i Verdi attaccano: «Da lui solo fuffa e propaganda»
2 ore fa:Saracena raccontata dai bambini: il paese del Moscato punta sui laboratori di marketing territoriale
15 ore fa:Tavernise (M5S) sulla sospensione dei servizi sanitari in farmacia: «Scelta inaccettabile»
1 ora fa:Da quasi 20 anni in Eataly Amarelli continua a rappresentare la Calabria
15 ore fa:Vigili del Fuoco a Trebisacce, Furgiuele (Lega) deposita un'interrogazione su distaccamento permanente
1 ora fa:All'Unical il convegno "Raccontare Lino" sulla difesa del suolo e nella mitigazione dei rischi naturali
39 minuti fa:Da Vaccarizzo parte il viaggio sensoriale dei vini autoctoni con il 20esimo Concorso dei Vini Arbëreshë
3 ore fa:Ancora riconoscimenti per l'IIS Majorana: Unioncamere premia gli studenti dell'Agrario
2 ore fa:Cultura accessibile, al Polo “Aletti-Filangieri” realizzata una brochure per stranieri e disabili

Consigliere regionale Pedà: «Incentivi per far rientrare i medici in Calabria»

2 minuti di lettura

La proposta del consigliere regionale di centrodestra: «Premiare la meritocrazia e adeguare gli stipendi di chi tornerebbe e di chi già lavora nei nostri ospedali»

REGGIO CALABRIA Sull’emergenza sanità in Calabria, interviene il consigliere regionale Giuseppe Pedà, proponendo «l’istituzione di incentivi per evitare che i bandi dei concorsi per reclutare medici vadano deserti, favorendo così il rientro delle figure professionali di altro livello che operano fuori regione e garantendo premialità sulle performance a tutti i medici che già lavorano stoicamente, anche sedici ore al giorno, nei nostri nosocomi con spirito di sacrificio e abnegazione. Una particolare attenzione – sottolinea Pedà – va riservata alle donne medico che vanno sostenute nella conciliazione casa-lavoro». «La sfida è questa: premiare la meritocrazia, rendendo appetibile il rientro alle “menti più brillanti” con remunerazioni commisurate all’importanza dell’attività svolta, alla professionalità e alle prestazioni. Adeguando quindi lo stipendio di quelli che tornerebbero e di tutti quelli che, con grandi sacrifici, oggi già operano all’interno dei nostri nosocomi. Anche nel corso dell’ultima seduta di Commissione Sanità, della quale faccio parte, ho avuto modo richiamare questa questione che esporrò in maniera più approfondita al Commissario ad Acta per la Sanità in Calabria, generale Saverio Cotticelli per far rinascere il sistema salute regionale aumentando il livello qualitativo dei servizi attraverso la valorizzazione delle risorse professionali. In Calabria – evidenzia Pedà – non solo non si assume più e si tagliano i servizi ma, addirittura, anche i bandi delle aziende ospedaliere vanno deserti, specialmente quelli che riguardano la figura del radiologo e dell’anestesista. Gli ingredienti – rilancia il consigliere regionale- sono chiari: spingere con forza sulla meritocrazia in tutte le aziende sanitarie regionali; erogare premi legati al merito e alla performance con una metodica a cascata; arginare la grande fuga dei medici dagli ospedali pubblici, incentivare il rientro di quelle figure professionali di alto livello, con esperienze significative maturate al Nord Italia o all’estero, offrendo loro un incremento di stipendio. Avviare, in poche parole, un sistema di incentivazione dei medici più performanti, introducendo una decisiva premialità al merito e un principio di valutazione dell’assistenza ospedaliera, così come dovrebbe accadere in qualsiasi servizio pubblico con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria tramite una sorta di ‘effetto a catena’ legato ad un costante sistema di monitoraggio tarato sul modello già adottato in altre regioni italiane.  Il sistema incentivante si distinguerebbe infine secondo categorie di medici ma anche all’interno della singola categoria con alcuni tratti comuni nell’individuazione e affidamento degli obiettivi; vi sarebbe poi la fase della valutazione e quella dell’erogazione del premio». L’esponente di centrodestra conclude con una considerazione: «L’esodo causato dal pensionamento massiccio dei medici del Servizio sanitario nazionale raggiungerà proporzioni drammatiche. Mancata programmazione, blocco delle assunzioni, troppi pensionamenti. L’emergenza è dietro l’angolo: entro il 2025, in Italia, mancheranno circa 16.500 medici specialisti. Accanto a questi problemi sistemici, gli effetti della Legge Fornero e Quota 100 rischiano di accelerare la crisi. Bisogna quindi correre al più presto ai ripari con le nuove leve – sottolinea Pedà – tenendo in considerazione che il blocco del turnover degli ultimi anni influirà anche sul trasferimento di conoscenze ed esperienze tanto necessario alla scienza medica. Quando i più anziani andranno in pensione, i giovani perderanno molte figure di riferimento e un bagaglio di competenze». (FONTE https://www.corrieredellacalabria.it/regione/reggio-calabria/item/202774-peda-incentivi-per-far-rientrare-i-medici-in-calabria/)  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.