Comitato Insieme per Corigliano interviene con una nota stampa sulla tutela del patrimonio boschivo: “È innegabile affermare che la zona montana del territorio di Corigliano, vasta e articolata, con un ingente patrimonio boschivo, rappresenta una bellissima e preziosa risorsa naturalistica e ambientale. Da far apprezzare e tramandare alle nuove generazioni e da tutelare e valorizzare adeguatamente. Perché può e deve costituire una fonte inesauribile anche per l’economia locale sotto il punto di vista turistico”. I rappresentanti dei Comitati Insieme per Corigliano, facendosi portavoce delle istanze provenienti in tal senso da numerose famiglie residenti nelle zone montane del territorio comunale (Piana Caruso, Baraccone, Simonetti, Trenta Coste, ecc.), intendono sensibilizzare le preposte autorità su una problematica di interesse collettivo. Il riutilizzo degli immobili ex Forestale attualmente dismessi. In una nota dei comitati si chiede di valorizzare queste risorse per scopi sociali.
COMITATO INSIEME PER CORIGLIANO: TRA LE PRIORITÀ, IL FUTURO DELLA STRUTTURA IN LOCALITÀ BARACCONE EX FORESTALE
“La zona montana di Corigliano – dichiarano dai Comitati popolari – è importante sotto il profilo paesaggistico, ecologico, agricolo. È un bene che tutti dovremmo custodire gelosamente, cittadini e istituzioni, per migliorare le condizioni di vivibilità delle numerose famiglie residenti. E incentivare l’offerta turistica con idee, programmi, iniziative. È importante quindi iniziare a garantire i servizi fondamentali per la comunità che in queste località vive e lavora quotidianamente. Tra sacrifici e scelte difficili dettate dall’affetto di non abbandonare tali luoghi. Tra le priorità da sottoporre alle competenti autorità, in primis Corpo Forestale dello Stato e Comune di Corigliano Rossano, vi è certamente il futuro della grande struttura, situata in località Baraccone. Che per tanti anni ha ospitato la sede del Comando-Stazione del Corpo Forestale. Una struttura grande e immersa nel verde che potrebbe essere destinata, ad esempio, per innumerevoli scopi di carattere sociale, turistico, aggregativo. E che oggi invece giace senza alcuna funzione e chiusa in un triste isolamento. Stesso discorso vale per l’ex Caserma Forestale di località Trenta Coste. Recuperare e valorizzare questi immobili è una delle questioni che riteniamo dunque prioritarie se si ha intenzione di scommettere seriamente sulle potenzialità finora inespresse della nostra meravigliosa zona montana”.