), a cui tanta enfasi è stata data sui principali mezzi di stampa regionali e sui social network ed ho convenuto che la verità, soprattutto se è espressione di buona pratica amministrativa e valoriale, sia da divulgare ed affermare nell'opinione pubblica. Premesso che la vaticinata denuncia alla Corte dei Conti, non mi fa demordere, dal proseguire nel rapporto collaborativo con il professionista, fino a prova contraria, a cui va tutta la mia stima per l'apporto collaborativo sostanziale, profuso in questi anni, oltre alla ferma ed oggettivabile convinzione della legittimità degli atti, avallati da ben 3 Segretari Comunali, che si sono succeduti nel tempo e dalla insostituibilita' del professionista, per gli obiettivi strategici avviati dalla mia Amministrazione, perdurando alcune criticità oggettive di risorse umane. A titolo esplicativo tengo a rimarcare i seguenti punti nel merito della vicenda: 1) l' utilizzo del dott.
Bruno Morise Guarascio, avviene ai sensi dell'art.1 comma 557 della Legge 311/2004 (finanziaria 2005), in base al presente dettato " i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, i consorzi tra enti locali gerenti servizi a rilevanza non industriale, le comunità montane e le unioni di comuni, possono servirsi dell'attività lavorativa di dipendenti a tempo pieno di altre amministrazioni locali purché autorizzati dall' amministrazione di appartenenza". Si ribadisce che la Legge di Stabilità per l’anno 2015, Legge n.190 del 23.12.2014, ha preservato quali due unici Istituti permessi
- a) COMANDO E/O DISTACCO
- b) UTILIZZO DI PERSONALE DI RUOLO FULL TIME DI ALTRO ENTE
2) tali assunti di cui al punto 1, hanno trovato giusta interpretazione e consenso nelle emanazioni deliberative dei TAR PIEMONTE (Delib. 200/2012) e TAR VENETO (Delib n.17/2008) 3) l’utilizzo del dott. Bruno Morise Guarascio, avviene previa autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza, nel caso il Comune di Cariati, in base al deliberato della GM n.184 del 03/11/2009 dello stesso Comune, valido e rinnovabile salvo la revoca autorizzativa dell’ Ente di appartenenza. 4) ad onor del vero, il nostro Comune autorizza, sulla scorta delle medesime premesse di legge che regolano l’utilizzo del Dott. Morise Guarascio, il nostro Responsabile Ufficio tecnico a svolgere la propria funzione presso il Comune di San Lorenzo Bellizzi. 5) unico limitazione all' applicazione della norma di cui all' art.1 comma 557 Legge 311/2014, a titolo di esattezza, è rappresentato dai PARAMETRI DI SPESA DEL PERSONALE riferiti al 2004, pienamente rispettati e validati dai Segretari e dal Revisore dei conti, pena l’ illegittimità dell’atto. 6) il compenso per questo arduo compito del Professionista, reggente dell'intera area Finanziaria del Comune di Cerchiara di Calabria, è pubblico ed in base alla leggi sulla trasparenza , consultabile e visionabile sul sito internet del Comune, pari a 6.648,00 Euro/anno, al lordo (un funzionario di categoria D1 di ruolo costa ad un comune 35.000,00 Euro), a fronte di un attività che ha permesso alle finanze del comune di Cerchiara, nella criticità ereditata e nell’assenza di una trasmissione dello stato dell’ arte, di assolvere in pieno al compito di adire alla ricca Progettualità conseguita dall’Amministrazione Carlomagno, rispettando e possedendo tutti i parametri finanziari richiesti per l’ottenimento dei fondi delle progettualità e delle norme che regolano l’accesso alla CCDDPP. Detto ciò, visto che è stato dato, dalla stessa minoranza, grande risalto, all’abbandono da parte della stessa ed il rifiuto di partecipare ad altre assise comunali aventi per oggetto materia finanziaria, della seduta consiliare del 25 Marzo 2015, nella quale veniva approvato il Bilancio di Previsione, nel rispetto dei tempi di legge e soprattutto finalizzato a non perdere un importante contributo regionale per circa 400mila Euro inerente la Metanizzazione della Piana di Cerchiara, motivando il non riconoscimento “legale” dell’ incarico al Dott. Bruno Morise Guarascio, è necessario da parte mia svolgere alcune considerazioni di natura politica. Premesso che l’adire da parte di “certa minoranza” alle denunce alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica è una prassi vetusta della “piccola politica Cerchiarese”, ciò che basisce è la adesione a questo vecchio e stantìo costume da parte della “presunta giovane minoranza”, che vuole ripercorrere
solo la pratica del “non sa da fare”, preferendo l’inamovibilità e lo stallo piuttosto che il cambiamento insito nei tempi . Immemori che molta parte della crisi demografica ed economica in cui versa la nostra comunità, al pari di tutte le piccole realtà montane, è ascrivibile ad alcune azioni politiche svolte nel solco di questa concezione assolutistica del “contro a priori” e mai della positività dell’incidere per il bene comune.
Al pari della loro azione di abbandono del consiglio comunale dove si discuteva di un progetto strategico, quale quello della metanizzaizone della Piana, che servirà tanti cittadini e costituirà la premessa di ulteriore sviluppo economico imprenditoriale, che non assurgeva ad alcuna importanza pur di menar il can per l’aria del caso Guarascio. Questa la lungimiranza!. Pratiche vetuste di una certa classe politica, a cui la minoranza Progetto Comune si ispira forse accettandone anche i consigli e la direzione politica, che ha giuocato un grande ruolo nel bloccare progettualità infrastrutturali che avrebbero dato un nuovo slancio allo sviluppo ed alla residenzialità a Cerchiara, mi riferisco alla netta opposizione negli anni 90, durante l’Amministrazione del compianto dott. Zuccaro, alla Costruzione di una strada variante sotto l’egida dell’ANAS, salvo poi osannare quelle realtà, quali Oriolo o Canna, che hanno beneficiato a lungo di strade a scorrimento veloce, prima che ulteriori crisi ne accentuassero le criticità. La storia politica di Cerchiara è costellata di molti e molti atteggiamenti che hanno avuto quale unico risultato
delle non scelte, condizionando pesantemente lo sviluppo socioantropologico ed economico della nostra Comunità.
La disamina di questi , esula dalla presente replica, nella quale ribadisco tutto il diritto a governare la mia cittadina, come da mandato plebiscitario rinnovatomi nel maggio 2014, con il coraggio delle scelte, a cui non mi sono sottratto e non mi sottrarrò, forte della convinzione di servire la mia comunità nei limiti delle mie capacità e possibilità, avendo quale stella polare l’eticità della mia pratica amministrativa al servizio del Bene Comune e l’onestà intellettuale che guida le mie azioni che mi permettono di volare alto sulle bassezze umane di cui ogni uomo perbene è fatto vittima. Attendo con fiducia le valutazioni della Corte dei Conti nel merito della vicenda segnalata dalla minoranza cosi come con piena fiducia nelle istituzioni ho atteso il giudizio della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, a cui adirono i miei precedenti oppositori consiliari, circa la denuncia di “danno erariale alle casse comunali e altre controdeduzioni” per aver apportato alle casse comunali ben circa 1 milione e 160 mila euro, quale risarcimento danno dalla Syndial SpA , primo risarcimento a livello europeo,nonché l’agognata rimozione e bonifica del Sito Inquinato a fronte di una spesa legale di circa 7000 Euro, a Voi la deduzione.
Il Sindaco Dott. Antonio Carlomagno