Azione Under30 è un coordinamento spontaneo e volontario di ragazzi e ragazze, che intendono contribuire alla crescita di Azione e, soprattutto, del proprio territorio lavorando in uno spazio di idee in continua evoluzione. Con queste premesse, attraverso una nota stampa, si presenta ufficialmente Azione. «Questo progetto nasce per fornire ai giovani la possibilità di esprimersi con maggiore facilità, di dare concretezza alle loro idee e non porre freni allo sviluppo di proposte attinenti ai vari ambiti della vita pubblica. È presente – fanno sapere - in tutte le regioni italiane, compresa la Calabria, dove l’attuale coordinamento regionale è guidato da Giuseppe Cuda, 22enne di Mandatoriccio e studente dell’Università della Calabria. Uno dei focus del progetto è avvicinare i ragazzi che stanno cominciando a scoprire il mondo della politica e che hanno la volontà di entrare a far parte di una comunità a piccoli passi. Azione Under30 Calabria è aperto a giovani intraprendenti iscritti al partito Azione di Carlo Calenda, ma anche a giovani non iscritti che sono alla ricerca di un luogo dove dialogare, dibattere con la possibilità di contribuire con le proprie competenze alla crescita del progetto e al cambiamento della propria terra». «La rete Azione Under30 oggi è fortemente presente in Calabria. Non è stato semplice costruire le basi su cui poggiare il terreno delle proposte. Grande merito va dato ai promotori principali del progetto. Sono cinque giovani provenienti da differenti zone della Calabria e accomunati dalla stessa passione e determinazione di proporre un vero cambiamento. Parlo di Antonio De Rasis di Mandatoriccio, Angelo Falcone e Giuseppe Fusaro entrambi di Corigliano-Rossano, Matteo Varacalli di Siderno e Luca De Iacovo di Rende. Al loro coraggio va il mio primo ringraziamento così come a tutti quelli che negli ultimi giorni hanno deciso di aderire a questo progetto, perché non è semplice parlare di politica e cambiamento in una terra che non conosce né politica, e né cambiamento da trent’anni - conclude Cuda, aggiungendo - non ci fermiamo qui, siamo più di quaranta giovani e voglio aprire le porte a tutti quelli che “non ci stanno”. Non vogliamo diffondere l’illusione di un cambiamento, ma una speranza fatta di concretezza, perché noi saremo nei problemi con le proposte, senza lasciare nessuno indietro, senza rincorrere più parole portate via dal vento».