Serrande abbassate e cuori aperti, Longobucco si ferma per Gaza: «Nessuno resti indifferente»
Tanti i cittadini del Comune della Sila greca che hanno scelto con forza di aderire allo sciopero nazionale: «Una piccola comunità che è riuscita a dare un grande messaggio di pace, solidarietà e vicinanza al popolo palestinese»

LONGOBUCCO - Serrande abbassate, traffico bloccato e tanta gente in piazza. Anche Longobucco ha scelto con forza di aderire allo sciopero nazionale a sostegno di Gaza e della Flotilla, proprio in queste ore oggetto di atti che nulla hanno a che vedere con il rispetto dei diritti umani e della causa umanitaria.
In varie città italiane continuano le manifestazioni a sostegno della causa palestinese, promosse da associazioni, collettivi studenteschi e movimenti pacifisti, che chiedono la fine delle ostilità e interventi diplomatici urgenti. Anche nel Comune della Sila Greca, centinaia di cittadini, insieme ad associazioni, commercianti e alla CGIL, hanno sfilato per le vie del paese, idealmente insieme alle altre piazze italiane.
Già di buon mattino, piazza Matteotti, luogo nevralgico del borgo montano, ha iniziato a riempirsi contestualmente all’abbassarsi delle saracinesche delle attività commerciali, che hanno aderito in massa ed in maniera ferma e convinta alla causa. Così come le associazioni, tutte presenti con i propri volontari, per gridare a gran voce un fermo no alle atrocità su Gaza.
Forte anche la presenza del mondo della scuola, con tanti giovani studenti protagonisti del corteo, ricco di bandiere e messaggi di pace a sostegno della Palestina.
«Una piccola comunità che è riuscita a dare comunque un grande messaggio. Un messaggio di pace, solidarietà e vicinanza al popolo palestinese, vittima di un vero e proprio genocidio», commentano gli organizzatori, soddisfatti per la grande adesione della comunità alla manifestazione, ma «preoccupati per le sorti di una guerra che continua inesorabilmente ad uccidere uomini, donne e bambini innocenti».