Giovani, comunità e l'urgenza di ripensare gli spazi di partecipazione
Co-Ro ha bisogno oggi più che mai di investire in politiche giovanili che creino spazi di aggregazione. Luoghi d’incontro e partecipazione, essenziali per formare cittadini attivi e rafforzare il tessuto sociale del territorio

CORIGLIANO-ROSSANO - Il dato che vede Corigliano-Rossano tra i comuni con la più alta percentuale di giovani tra gli 11 e i 19 anni (leggi qui l’articolo) impone una riflessione profonda sulla necessità di politiche giovanili strutturate, capaci di valorizzare la presenza e il potenziale delle nuove generazioni. In un territorio come il nostro che è attraversato - ormai da decenni - da trasformazioni demografiche, economiche e sociali, rendere i giovani protagonisti attivi della vita comunitaria non può più essere considerata un’opzione ma una priorità politica e culturale da affrontare con urgenza.
Negli ultimi anni, la sensibilità dei più giovani sui temi ambientali e sociali ha mostrato la nascita di una generazione consapevole e pronta a partecipare, capace di sensibilizzare opinioni pubbliche e istituzioni su questioni decisive per il futuro.
Nonostante la loro marginalità numerica rispetto agli adulti, i ragazzi e le ragazze di oggi hanno saputo costruire - checché se ne dica – un’identità culturale e politica propria e ben definita. E questa attitudine rappresenta un patrimonio prezioso che le comunità locali dovrebbero saper riconoscere e sostenere, evitando di disperdere energie e competenze che possono invece diventare motore di cambiamento.
Investire in questi spazi significa investire nel futuro del territorio e di chi lo abita. Le amministrazioni comunali, a partire da quella di Corigliano-Rossano ad esempio, hanno oggi l’opportunità di promuovere un modello di comunità che non si limita a “offrire servizi”, ma che coinvolge i giovani nella progettazione, nella gestione e nella vita dei luoghi comuni. Quando i ragazzi diventano protagonisti delle iniziative di cui sono destinatari, cresce il senso di appartenenza e si rafforza il legame tra cittadini e istituzioni.
Questi tempi hanno messo a dura prova la socialità giovanile, accentuando fenomeni di isolamento. Da qui la necessità di offrire spazi di aggregazione reali, luoghi in cui i ragazzi possano tornare a incontrarsi, condividere esperienze, costruire legami e sviluppare senso di appartenenza vera: centri giovanili, biblioteche, sale studio, parchi attrezzati, oratori e associazioni sportive rappresentano laboratori di cittadinanza attiva, dove si impara a collaborare, a gestire conflitti, a esercitare responsabilità e spirito critico.
Ecco che allora creare e sostenere spazi per i ragazzi e le ragazze dovrà rappresentare un impegno primario. È un atto di fiducia nel potenziale umano e civico delle nuove generazioni. Dove esistono luoghi di incontro, confronto e partecipazione, nascono relazioni significative, progetti comuni e un tessuto sociale più forte. Le comunità che sanno ascoltare i propri giovani e dare loro spazio diventano, inevitabilmente, comunità più vive e capaci di pensare il futuro.