"Puniti" perché iscritti al sindacato, la vicenda arriva in Prefettura
La segnalazione, fatta dalla Cgil, per condotta «antisindacale e illegittima», non è passata inosservata. I lavoratori e i responsabili dell'Azienda sono stati convocati per settimana prossima

CASTROVILLARI - La vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori della ditta Alcom di Corigliano-Rossano «ingiustamente sospesi dal servizio» da un negozio di Castrovillari di una nota catena della grande distribuzione "approda" in Prefettura. La segnalazione, fatta dal sindacato Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, per condotta «antisindacale e illegittima», non è passata inosservata. I lavoratori e i responsabili dell'Azienda sono stati convocati per settimana prossima. Saranno ascoltati dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza che si occupa delle Vertenze Collettive, che intende far luce su quanto accaduto.
Ma facciamo un passo indietro. Siamo al sesto giorno di protesta. Il gruppo di lavoratori, infatti, da venerdì 6 giugno, ha dato vita a un presidio ad oltranza davanti all'ingresso del negozio di Castrovillari, presso il quale lavorano, dopo essere stati, a loro dire, «vittima di ritorsioni per la richiesta di applicazione delle ore contrattuali».
Secondo Andrea Ferrone (segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno), si tratta di dipendenti part-time «che di fatto lavorano fino a otto o nove ore al giorno, ma vengono retribuiti solo parzialmente». Inoltre sarebbero state apportate delle modifiche repentine ai turni di lavoro subito dopo l'adesione dei lavoratori all'organizzazione sindacale. Questi cambi renderebbero meno gestibile e potenzialmente più gravoso il lavoro. Per di più l'azienda avrebbe inviato delle lettere di contestazione ai dipendenti, accusandoli di abbandono del posto di lavoro (per maggiori dettagli clicca qui).
Le richieste del sindacato sono chiare: la Cgil, infatti, chiede il ripristino della situazione precedente, l'annullamento dei provvedimenti disciplinari e la cessazione immediata di quelli che definiscono «comportamenti ritorsivi».
Oggi i lavoratori hanno ricevuto anche la solidarietà del consigliere regionale Ferdinando Laghi, il quale ha annunciato che interesserà della vicenda il Consiglio Regionale della Calabria. Lo stesso Laghi, in merito a quanto accaduto, scrive un post sulla sua pagina Facebook: «Stamane ho portato la mia solidarietà e disponibilità a questi ragazzi che stanno passando pesanti traversie lavorative. Sono assistiti dal sindacato per il giusto riconoscimento dei loro diritti. Hanno però anche bisogno di vicinanza e di ampio sostegno, affinché questa vicenda, che tocca loro ma riguarda tutti, abbia quanto prima un felice esito».
Ma se da un lato appare cristallina la volontà di far valere i propri diritti, dall'altra si registra un silenzio assoluto «forse dettato dall'imbarazzo per quanto accaduto» commenta Ferrone.