Nuovo ospedale di Insiti, c'è una nuova data: «Presidio pronto entro luglio 2026» | VIDEO
La notizia è stata confermata da Pasqualina Straface all'Eco in Diretta: «Un impegno di Occhiuto».Ma tra annunci e cantieri ancora "off limits" alla stampa, la promessa del Presidente è una scommessa dalla posta in palio altissima

CORIGLIANO-ROSSANO - La data del 7 ottobre 2026, indicata dal monitoraggio civico che sta facendo L'Eco dello Jonio sulla scorta del cronoprogramma lavori, come termine ultimo per il Nuovo Ospedale della Sibaritide (510 giorni da oggi), potrebbe essere già superata. In realtà, sarebbe corretto dire, anticipata! La consigliera regionale Pasqualina Straface, ospite ieri sera del salotto dell’Eco in Diretta, il talk condotto dal direttore Marco Lefosse (puoi rivedere qui la puntata) ha lanciato una vera e propria bomba: il Presidente Occhiuto, nella camera caritatis della cabina di regia sulla costruzione del nuovo nosocomio di Insiti, si sarebbe impegnato per un'apertura del presidio a luglio 2026.
Un annuncio che è una vera e propria sfida – ardua - alle attuali previsioni, basate appunto su un cronoprogramma che, a quanto pare, starebbe subendo una decisa accelerazione. Nonostante, al di fuori dei cancelli dei cantieri si dica che l’opera ad oggi non sia nemmeno al 50% della sua realizzazione. Straface, però, ha dipinto il quadro dei lavori in corso, con la struttura che prende forma e i sottoservizi che sarebbero addirittura in fase avanzata.
Se tutto questo dovesse essere confermato, sarebbe una notizia straordinaria.
«L'ospedale della Sibaritide dovrebbe sicuramente andare in funzione nel luglio del 2026». Ha annunciato Pasqualina Straface che ha poi spiegato anche le modalità di un’attivazione per step del nuovo nosocomio: «Ci sarà un trasferimento graduale dei vari reparti – ha detto - e si partirà intanto dal trasferimento di tutti gli uffici, dell'area medica e poi le ultime saranno le sale operatorie».
Altro nodo sono i sottoservizi: «I lavori – ha ricordato - sono già partiti nella loro realizzazione».
Si presume, quindi, che ci sia stata una svolta reale nei lavori per dare una risposta politica ad un territorio che nonostante gli sforzi continua a rimanere in grande sofferenza sanitaria.
Il nodo dei sottoservizi, dicevamo, resta cruciale. Straface ammette le difficoltà iniziali, ma sottolinea come il "decreto della protezione civile" che da pieni poteri al Presidente occhiuto, abbia sbloccato diverse criticità, aprendo la strada a procedure più veloci. Tant’è che anche il collettamento al depuratore Boscarello sembrerebbe in dirittura d'arrivo, con risorse stanziate e una vasca di decantazione temporanea in programma.
«Rispetto alla depurazione – ha precisato proprio la Consigliera regionale - ci sarà il collegamento al depuratore Boscarello dove sono state previste ingenti risorse finanziarie dal Commissario ad Acta sulla depurazione, con la realizzazione di una vasca (probabilmente di decantazione, ndr) in attesa che si procederà poi al potenziamento del depuratore». Tutto questo da realizzare entro luglio 2026: «Per forza – ha chiosato -. Non possiamo aprire un ospedale se prima non realizziamo i sottoservizi!»"
Tutto entro luglio 2026. Un'impresa titanica. Se da un lato, infatti, l'impegno del Presidente Occhiuto è un segnale forte, dall'altro impone una verifica immediata sullo stato reale dei lavori e sulla fattibilità di una simile accelerazione.
Noi, ovviamente, non ci accontentiamo degli annunci e continueremo a fare i conti, a controllare lo stato dei cantieri, a chiedere risposte concrete. Sempre che ci sia permesso ritornare a varcare le soglie della grande area dei lavori di Insiti, che da qualche mese è stata inibita (e non ne conosciamo il motivo) alla stampa. La scommessa di Occhiuto è alta. Il tempo dirà se sarà vinta o persa sulla pelle dei cittadini. Luglio 2026 è vicinissimo e i fatti parleranno più delle parole. Ma l’augurio sincero è che questo presidio atteso da un ventennio diventi davvero realtà, nei tempi previsti da Pasqualina Straface