Anche l'Eparchia di Lungro inaugura l'Anno Giubilare
La chiesa di Lungro ha aperto il Giubileo lo scorso 29 dicembre. Intanto, l’Eparchia di Lungro ha già messo in circolazione l’Imerologhion 2025, l’ordo bizantina che regola le festività dell’anno liturgico
LUNGRO - Il Giubileo è l’anno più importante di tutta la cristianità, è una tradizione che nasce nel 1300, con la bolla papale Antiquorum habet fida relatio emanata da Papa Bonifacio VIII. Con la presente bolla, il Papa, concedeva l’indulgenza plenaria a tutte le persone che visitavano il Vaticano, in particolar modo le Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura.
Anche Dante, nella Divina Commedia, ne parla affermando di come, nell’anno del primo Giubileo, il governo Pontificio è stato costretto a regolare il senso di marcia dei pedoni sul ponte che porta a Castel Sant’Angelo. La tradizione ha spostato l’avvenimento del Giubileo diverse volte, portando l’anno a non compiersi più ogni 100, ma dapprima a 50, poi a 33 e, infine, venne ridotto a 25 da Papa Paolo II.
A colpire, nella nostra zona, sono le parole sul Giubileo dette dal Vescovo di Lungro, monsignor Donato Oliverio: «A vivere questo Anno Santo con fervore spirituale, nutrendo la fede e la speranza, accogliendo con cuore aperto l’amore e la misericordia di Dio e testimoniando con generosa audacia la carità verso i poveri, i prediletti del Signore- continua il vescovo- di rinnovare gli uni e gli altri, il desiderio che quello che ci attendi questo anno giubilare sia riempito della luce e della pace di Cristo; perciò cresce in noi la speranza che questo mondo diventi più luminoso e più pacifico e riconciliato».
La chiesa di Lungro ha aperto il Giubileo lo scorso 29 dicembre, il vescovo chiede di meditare sulle parole all’interno del testo giubilare “La speranza non delude” e scrive: «Per proclamare a gran voce che il Signor Dio è ricco di misericordia. Egli fa brillare su di noi il suo volto e ci ricolma della sua benedizione».
Per quanto concerne la diocesi bizantino-greca di Lungro i luoghi santi, da considerarsi chiese giubilari sono la Cattedrale di Lungro, il santuario diocesano “Santa Maria della Stella” in San Costantino Albanese, il santuario diocesano “Santi Cosma e Damiano” di San Cosmo Albanese e il santuario della Madonna del Monte di Acquaformosa. Intanto, l’Eparchia di Lungro ha già messo in circolazione l’Imerologhion 2025, l’ordo bizantina che regola le festività dell’anno liturgico.
fonte: Gazzetta del Sud