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Anche l'Eparchia di Lungro inaugura l'Anno Giubilare

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LUNGRO - Il Giubileo è l’anno più importante di tutta la cristianità, è una tradizione che nasce nel 1300, con la bolla papale Antiquorum habet fida relatio emanata da Papa Bonifacio VIII. Con la presente bolla, il Papa, concedeva l’indulgenza plenaria a tutte le persone che visitavano il Vaticano, in particolar modo le Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura.

Anche Dante, nella Divina Commedia, ne parla affermando di come, nell’anno del primo Giubileo, il governo Pontificio è stato costretto a regolare il senso di marcia dei pedoni sul ponte che porta a Castel Sant’Angelo. La tradizione ha spostato l’avvenimento del Giubileo diverse volte, portando l’anno a non compiersi più ogni 100, ma dapprima a 50, poi a 33 e, infine, venne ridotto a 25 da Papa Paolo II.

A colpire, nella nostra zona, sono le parole sul Giubileo dette dal Vescovo di Lungro, monsignor Donato Oliverio: «A vivere questo Anno Santo con fervore spirituale, nutrendo la fede e la speranza, accogliendo con cuore aperto l’amore e la misericordia di Dio e testimoniando con generosa audacia la carità verso i poveri, i prediletti del Signore- continua il vescovo- di rinnovare gli uni e gli altri, il desiderio che quello che ci attendi questo anno giubilare sia riempito della luce e della pace di Cristo; perciò cresce in noi la speranza che questo mondo diventi più luminoso e più pacifico e riconciliato».

La chiesa di Lungro ha aperto il Giubileo lo scorso 29 dicembre, il vescovo chiede di meditare sulle parole all’interno del testo giubilare “La speranza non delude” e scrive: «Per proclamare a gran voce che il Signor Dio è ricco di misericordia. Egli fa brillare su di noi il suo volto e ci ricolma della sua benedizione».

Per quanto concerne la diocesi bizantino-greca di Lungro i luoghi santi, da considerarsi chiese giubilari sono la Cattedrale di Lungro, il santuario diocesano “Santa Maria della Stella” in San Costantino Albanese, il santuario diocesano “Santi Cosma e Damiano” di San Cosmo Albanese e il santuario della Madonna del Monte di Acquaformosa. Intanto, l’Eparchia di Lungro ha già messo in circolazione l’Imerologhion 2025, l’ordo bizantina che regola le festività dell’anno liturgico.

fonte: Gazzetta del Sud

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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