Programmazione territoriale, al Castello si riunisce il territorio… ma nessuno sa niente
Una trentina tra Comuni e partner strategici hanno partecipato alla cabina di regia della Rete dei Comuni convocata da Corigliano-Rossano per approntare un piano di promozione del territorio unico e coordinato
CORIGLIANO-ROSSANO – A Corigliano-Rossano stamani si è tenuta un’iniziativa che per valore e prospettiva è, probabilmente, una delle più importanti sul piano istituzionale che sia mai stata organizzata in questi ultimi anni. Una trentina di sindaci, amministratori e partner territoriali strategici della Calabria del nord-est, su invito dell’Amministrazione Comunale coriglianorossanese, hanno preso parte alla cabina di regia della neonata Rete dei Comuni, con l’obiettivo di pianificare un piano di promozione del territorio unico e coordinato.
Il problema è che di questa iniziativa che avrebbe dovuto avere una eco sicuramente più ampia e solenne, non ne ha saputo niente nessuno. Quel poco che si sa dell’incontro di stamattina che è stato ospitato nel sontuoso Salone degli Specchi del Palazzo Ducale a Corigliano centro storico, lo apprendiamo da un post pubblicato sulla pagina social del comune di Campana, un piccolo comune della Sila Greca, guidato da un giovane sindaco che sicuramente ha intuito quanto sia importante in quest’area della Calabria fare sintesi e creare sinergia nell’ottica di un gioco di squadra che coinvolga tutti e non lasci indietro nessuno.
«Nella mattinata odierna si è tenuto il tavolo tecnico congiunto tra le Amministrazioni Comunali della Sibaritide, del Pollino e della Sila Greca presso il Castello Ducale di Corigliano Rossano. È stato il primo passo per affrontare il tema di promozione turistica integrata tra territori. Si ringrazia l'Amministrazione Comunale di Corigliano Rossano ed il Sindaco Flavio Stasi per l'attenzione ai territori considerati periferici e marginali, ma ricchi di storia e di bellezze naturali ed antropiche». Questo è quello di cui ci informa il sindaco campanese Agostino Chiarello. Per il resto non si sa nulla.
Insomma, una mezza riunione carbonara quando di carbonaro, in realtà non c’è nulla. Anzi. C’è la consapevolezza che non ci sia stata nemmeno una volontà sottesa a voler tenere “segreta” la riunione ma solo la totale assenza di esigenza di condividere con il resto della comunità e con gli altri territori limitrofi che anche qui, alle nostre strane latitudini, ci possono essere guizzi di evoluzione. Ma c’è anche la percezione che questa riunione così importante sia stata fatta solo perché andava fatta (una spunta su un organizer per dire, domani, “questo ce l’ho”… come le figurine Panini) o perché è funzionale a qualche altro progetto, più politico-istituzionale che non strategico-territoriale.
Tracciare la linea rossa di una nuova promozione territoriale è una esigenza che si predica da sempre e che nessuno mai, qui, è riuscito a concretizzare. La speranza è che qualcuno prima o poi ci riesca. Anche perché una delle priorità, su tutte, di cui deve farsi carico la Calabria del nord-est è quella di creare una destinazione. Così come ha fatto il Salento, così come ha fatto l’Andalusia, così come hanno fatto tante aree del mondo che vivono anche (ma non solo) di turismo.
Ecco perché un incontro così importante non doveva e non poteva passare in sordina. Il forum o cabina di regia della Rete dei Comuni potrebbe rappresentare il volano di un progetto più grande ma solo se motivato e reso solenne, anche attraverso i cerimoniali e la comunicazione. Che in questo caso sono stati i veri grandi assenti di questo appuntamento. In attesa di saperne di più, rimaniamo appesi alle informazioni sporadiche… e ai post estemporanei dei piccoli comuni.