Preoccupazioni per l'installazione di un'antenna 5G: a Mirto scatta la protesta
L'impianto è stato installato su di un palazzo nel mezzo del centro urbano. Cittadini indignati per via del "silenzio assenso" del Comune di Crosia che non ha posto alcuna opposizione o obiezione
MIRTO (CROSIA) - Continuano a generare proccupazione e indignazione le installazione, ormai a macchia d'olio, degli impianti di irradiazione delle onde 5G per le telecomunicazioni via etere a banda larga. Dopo le proteste nei mesi scorsi a Corigliano-Rossano, il fronte del dissenso si allarga anche nel centro urbano di Mirto, nel comune di Crosia, dove un'antenna 4G di recente è stata sostituita con un impianto 5G nel totale silenzio e approvazione del Comune che - come sottolineano i cittadini riunitisi in comitato contro quello che definiscono un «pericoloso scempio» - non ha posto alcuna opposizione o obiezione.
Il comitato civico, però, promette azioni eclatanti temendo che la nuova antenna possa rappresentare rischi per la salute e avere impatti negativi sull’ambiente circostante.
«La questione - si legge nella nota - crea preoccupazione per l’ingombro e il peso del nuovo impianto, considerato eccessivo per la struttura». Questo intervento rappresenta l’ultimo di una serie di installazioni che in passato sono avvenute in modo discreto, senza un chiaro coinvolgimento della comunità. «La sostituzione dell’antenna 4G con il modello 5G - spiegano - è stata infatti programmata senza una comunicazione adeguata ai cittadini e ai condomini. La società incaricata, visto il mancato riscontro da parte delle autorità pubbliche entro i 60 giorni previsti dalla legge, sta procedendo in virtù del “silenzio-assenso” da parte del Comune di Crosia».
Insomma, ora c'è tutto l'interesse da parte dei cittadini a fermare l'istallazione di questo nuovo impianto (magari chiedendo il trasferimento in una zona non urbana) e chiedere maggiore trasparenza agli uffici compententi. «Rivendichiamo il diritto di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la nostra salute e il territorio» dicono. «Perché in un’epoca in cui il progresso tecnologico è fondamentale, emerge anche la necessità di tutelare il diritto la salute e l'ambientale, senza compromettere lo sviluppo delle infrastrutture digitali».
Il comitato cittadino si prepara, dunque, a nuove azioni di sensibilizzazione per ottenere maggiore chiarezza e, «possibilmente», un confronto con le istituzioni, nella speranza di una soluzione che rispetti le esigenze della popolazione e i principi di sicurezza ambientale.