I ragazzi dell’Ipseoa Ipsia di Castrovillari contro la violenza sulle donne
Gli studenti hanno partecipato alle iniziative contro la violenza sulle donne nella Casa Circondariale "Rosetta Sisca", dove hanno potuto ascoltare gli interventi di detenuti e detenute. Appello alla educazione sentimentale nelle scuole
CASTROVILLARI - Molteplici le iniziative messe in atto il 25 novembre, giornata internazionale della violenza contro le donne, all’Ipseoa Ipsia Da Vinci di Castrovillari. Nella Casa Circondariale "Rosetta Sisca" un incontro significativo ha coinvolto gli studenti dell'Istituto Alberghiero e dell'Itis Fermi sull’approccio al tema della tutela delle donne, accompagnati dai rispettivi dirigenti, la professoressa Immacolata Cosentino e il professor Raffaele Le Pera, nonché dai docenti della sede carceraria. L’evento, promosso dal direttore Giuseppe Carrà, è stato coordinato da Libera Reale, psicologa della casa circondariale, ed ha visto la fattiva collaborazione delle docenti Simona Verta, Rossana Barone e Mariarosa Masotina dell’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera dell’Ipseoa Wojtyla, attivo nel carcere.
Nella fase iniziale della giornata si sono susseguiti gli interventi del sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, di Don Francesco Faillace, cappellano della casa circondariale, di Stefania Postorivo, membro della commissione regionale per le pari opportunità e di Maria Domenica Maiuri. I Dirigenti Scolastici Cosentino e Le Pera hanno poi contribuito al dibattito con loro testimonianza, affermando che la lotta alla violenza sulle donne richiede sinergia tra le istituzioni, pur nella consapevolezza che la scuola ha un ruolo fondamentale nell’educazione al rispetto della figura femminile e nella promozione della parità di genere. Dai vari interventi è emersa la necessità di costruire una società più equa, nella quale la violenza venga ad essere prevenuta attraverso un processo educativo che parta dalla tutela di ogni essere umano, soprattutto durante l’infanzia e che coinvolga in primo luogo le scuole, la chiesa, la politica.
Suggestivi gli interventi degli studenti, delle detenute e dei detenuti, i quali hanno sottolineato come, attraverso l’educazione sentimentale, si potrà costruire un mondo migliore e meno crudele.
Già nei giorni precedenti, presso l’Iis Ipseoa Ipsia Da Vinci e sempre nell’ottica della tutela delle donne, si era tenuto un minicorso di autodifesa rivolto alle studentesse, organizzato dalla Federazione Krav Maga. L’iniziativa, rivolta alle alunne delle classi terminali e ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare le giovani donne sull’importanza dell’autodifesa come strumento per aumentare la propria sicurezza personale. Un gesto concreto che unisce consapevolezza, educazione e azione per contribuire a costruire più sicurezza per le donne.