«Il Porto di Corigliano-Rossano condannato ad altri cento anni di solitudine» | VIDEO
Parla il presidente dell'Autorità portuale, Andrea Agostinelli. Le sue parole sono al veleno contro il sindaco Stasi e l'Amministrazione comunale: «Ora si godano questa tragica vittoria»

CORIGLIANO-ROSSANO – «Il porto di Corigliano-Rossano sarà condannato ad altri 100 anni di solitudine». Dopo la rinuncia, ormai ufficiale, di Baker Hughes all’investimento di 60 milioni di euro e che avrebbe prodotto circa 200 posti di lavoro nel porto di Corigliano-Rossano, arrivano le prime reazioni. Su tutte quella del presidente dell’Autorità di Sistema dei Porti del Tirreno meridionale e dello Jonio calabrese, Andrea Agostinelli. Un messaggio brevissimo ma al vetriolo, pesantissimo che va a colpire dritta l’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, rea di non aver compreso fino in fondo l’importanza di questo investimento.
«La società Baker Hughes – dice Agostinelli - ha comunicato in data odierna la rinuncia all’insediamento produttivo e al progetto industriale nel porto di Corigliano-Rossano. Progetto che questa autorità di sistema portuale aveva fortemente voluto, ricevendo anche l'appoggio convinto della regione Calabria, degli industriali, dell'intero fronte sindacale ed anche della società civile, forse ad eccezione di un'associazione locale che porta avanti concezioni fuori dal tempo. Al di là di un incomprensibile e ingiustificabile formalismo procedurale, la verità è che la giunta comunale non ha voluto, nei fatti, l'insediamento industriale in un porto deserto da 40 anni, condannandolo ad altri cento anni di solitudine. Hanno detto no a un imperdibile occasione di sviluppo. Tra l'altro, in piena armonia con la sostenibilità ambientale, hanno detto no a 200 posti di lavoro e a 200 giovani, che da domani prenderanno la via del Nord per cercare la propria occasione. Chi non ha voluto che questo progetto – conclude il presidente dell’Autorità portuale - si insediasse nel porto di Corigliano, stasera si goda questa tragica vittoria».
Dichiarazioni – dicevamo – pesantissime che lanciano accuse precise e mirate e che, sicuramente, non passeranno inosservate. Soprattutto da parte di chi – Stasi in primis – ha visto in Agostinelli e nelle e nell’Autorità portuale che presiede, la principale causa di un ricorso nato, ad avviso dell’Amministrazione comunale, da un vizio congenito nell’autorizzazione unica ZES. Il tempo dirà chi aveva ragione. Nel frattempo per Corigliano-Rossano e per l’intero nord-est non si può dire sia un momento felice.