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"Io resto a Corigliano-Rossano" in piazza per sostenere il progetto di Baker Hughes - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – Il fronte del sì rivendica il diritto di esprimere la propria visione sul futuro della città. Questa mattina il movimento apolitico “Io resto a Corigliano-Rossano” è sceso in piazza per difendere il diritto al lavoro dignitoso, stabile e sicuro in questa terra e per promuovere lo sviluppo dell'intero territorio. Il sit-in di protesta, organizzato dal gruppo e svoltosi in piazza Bernardino Le Fosse, ha riguardato l’investimento del colosso Baker Hughes nel Porto, di cui gli stessi si fanno promotori e sostenitori, richiamando le istituzioni ad una forte assunzione di responsabilità in merito alle scelte che è chiamata a compiere per il futuro di quest’area e per i giovani che la abitano.

Tra i temi venuti fuori, la sicurezza dell’insediamento, la ricaduta economica e l’impatto infrastrutturale del complesso industriale nell’area portuale. «Noi - ha dichiarato uno dei membri del gruppo – abbiamo fatto le valigie e siamo andati al nord per svolgere questo tipo di mansioni che oggi BH richiede nel tipo di progetto che ha proposto a Corigliano Rossano. Emigrare ci ha permesso di mettere su famiglia, di acquistare una casa e di poter vivere dignitosamente, il tutto grazie a realtà come questa che rappresentano una garanzia sia dal punto di vista contrattuale che dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Sono aziende leader nel settore, abituate a seguire e a rispettare rigidi protocolli per lo smaltimento degli scarti di lavorazione nel pieno rispetto del territorio circostante e dei lavoratori. Noi siamo disposti a vendere tutto e a ritornare. Le paure generate da chi è poco informato sono infondate».

Ad insistere sulla sicurezza del futuro impianto, che rappresenta una delle questioni più dibattute e controverse messe sul tavolo dai detrattori, è l’ex consigliere comunale Pietro Mingrone che in qualità di cittadino ha espresso piena fiducia nel progetto: «Io ho avuto modo di studiarlo e devo ammettere che risulta ecologicamente pulito, anche dal punto di vista paesaggistico (per quel che riguarda il possibile impatto visivo delle varie strutture) e sonoro. Chi lo ostacola con questi argomenti dice solo banalità».

Un commento lo riserva poi al valore dell’iniziativa: «È importante il fronte del sì perché questo è un investimento che potrebbe portare, dal punto di vista sociale, un buon numero di famiglia a beneficiare di un lavoro dignitoso. Io non so quante saranno ma se anche fossero solo 50, sarebbero comunque famiglie che diventerebbero autonome e che, in prospettiva, potrebbero garantire un futuro migliore ai propri figli».

A lasciare interdetti sono, però, le anomalie burocratiche che si sono frapposte tra gli enti e che secondo Mingrone hanno il solo scopo di fare in modo che questa infrastruttura portuale porti a compimento tutto ciò che le compete così da poter pensare ad una pianificazione in grado di rendere l’infrastruttura un vero motore economico. «Gli impedimenti – precisa Mingrone – ci sono e non possono essere ignorati, è un braccio di ferro necessario tra Autorità Portuale ed Amministrazione affinché il porto ottenga gli strumenti promessi e in parte già finanziati. È un momento dialettico. Detto ciò l’investimento va difeso e non bisogna farselo sfuggire».

Dello stesso parere è il Senatore Ernesto Rapani che, in linea con quanto espresso dai manifestanti, è intervenuto invitando ad una seria riflessione sull’importanza del progetto per Corigliano-Rossano, il quale non si limita ai soli posti di lavoro previsti dal piano ma si apre all’intero indotto che potrebbe generare. «Ci lamentiamo dei giovani che vanno via in cerca di un futuro migliore ma poi facciamo spallucce quando si tratta di dover accogliere un investimento. Non abbiamo - conclude - la capacità e il coraggio di assumerci responsabilità decisionali e dire sì».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.