No a Baker Hughes per un cavillo burocratico? Ricadute devastanti nel tessuto sociale della Sibaritide
Il monito del presidente di Confindustria Cosenza, Giovanbattista Perciaccante: «La presenza di grandi investitori e di gruppi industriali strutturati crea ricchezza e occupazione stabile»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il vezzo atavico di dire no a prescindere rispetto a qualsivoglia progetto di investimento per la crescita e lo sviluppo del territorio è uno dei fattori dei ritardi strutturali accumulati dalla nostra economia con pesanti ed evidenti ricadute negative anche sul sistema sociale». Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante nel corso di una partecipata riunione di Consiglio Direttivo dell’Associazione, esprimendo forte preoccupazione in riferimento agli aspetti burocratici che stanno ancora bloccando l’investimento di Baker-Hughes/Nuovo Pignone previsto nell’area del porto di Corigliano.
«È appena il caso di evidenziare – ha continuato il presidente degli industriali cosentini - che la presenza di grandi investitori e di gruppi industriali strutturati, oltre che immettere capitali importanti nel sistema economico locale, creando ricchezza con nuova e stabile occupazione, diverse opportunità per l’indotto che a sua volta sarà in grado di generare ulteriori ricadute positive per la collettività ed il territorio, rappresenta uno dei principali fattori di attrattività per nuovi investimenti produttivi. In proposito, mi piace citare un vecchio adagio secondo cui ‘lo sviluppo non lo porta la cicogna, non viene dal cielo’, servono progetti industriali veri, sostenibili e capaci di guardare avanti».
«Lo scorso mese di gennaio – ha detto ancora il presidente Perciaccante - su iniziativa dell’Autorità Portuale, ci siamo ritrovati a Corigliano con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali a prendere atto con favore della valenza del progetto. Ancora prima, con il Consiglio Direttivo di Confindustria Cosenza e quello di Unindustria Calabria abbiamo avuto modo di incontrare i vertici del gruppo per conoscere i dettagli dell’investimento e la relativa portata, avendo modo di apprezzarne il valore in uno con la minuziosa attenzione riservata al rispetto delle normative ambientali, sanitarie e sociali».
Per il numero uno degli Industriali cosentini Giovan Battista Perciaccante «al di là delle parole e degli slogan, i tempi che viviamo e che quelli che si vanno prefigurando, impongono l’impegno morale di lavorare concretamente e con determinazione per favorire lo sviluppo calabrese. Non basta il protagonismo di pochi – ha concluso il presidente Perciaccante - serve l’impegno di tutti, teso verso uno sforzo di creatività e di generosità assolutamente nuovo e straordinario. Quello che serve è sostenere interventi progettuali importanti e di respiro strategico con un supplemento di impegno sul terreno della proposta, per concorrere a creare nuove opportunità e raggiungere il traguardo dell’efficienza e dello sviluppo strutturale e duraturo».