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Monsignor Maurizio Aloise scrive una lettera per la Giornata mondiale dei Nonni

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CORIGLIANO-ROSSANO - Di seguito riportiamo la lettera che l'Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise ha scritto per questa speciale ricorrenza.

Cari nonni e care nonne,

in occasione della Giornata Mondiale che Papa Francesco ha pensato di dedicare proprio a ciascuno di voi, con questa lettera anche io desidero raggiungere il vostro cuore, così come i vostri nipoti ogni giorno si incamminano sulle strade che portano alle vostre case;  vorrei che questa lettera vi facesse rivivere quelle emozioni che provate nel ricevere da un familiare un caloroso abbraccio e un tenero bacio oppure quando, con pazienza ed entusiasmo, raccontate le storie della vostra infanzia ai vostri nipotini, che forse hanno già ascoltato tante altre volte, ma che ogni volta diventano nuove emozioni che mai si spengono.

Cari nonni siete davvero speciali! Molti di noi non hanno conosciuto di persona i propri nonni e di loro abbiamo un ricordo lontano o un’immagine che proviene dai racconti di mamma e papà, ma in tanti altri, invece, la memoria e l’attenzione è viva. Siete con noi e siete i nostri angeli custodi! Nella festa dei nonni desidero farvi gli auguri e dirvi grazie per quello che siete stati e siete tuttora per noi. Grazie per la fatica del lavoro, grazie per i successi e le umiliazioni che per amore della famiglia ogni giorno avete sopportato. Grazie per il dono della vita di mamma e papà, grazie per la cura e il tempo che ci dedicate.

Il Santo Padre Francesco, nel messaggio scritto in occasione di questa Giornata, che vi invito a leggere per intero, dal titolo “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9) si esprime dicendo: “Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5).

Cari nonni, così come un albero non può crescere senza profonde radici, allo stesso modo ogni famiglia si ritrova radicata nel dono prezioso della vostra esistenza che ancora oggi diffonde il profumo dell’amore gratuito e incondizionato per il bene delle persone che vi circondano.

Cari figli e cari nipoti, in questa IV Giornata Mondiale, esprimiamo con più gioia la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò”.

Papa Francesco, il Papa dal cuore di nonno, concede il dono dell’indulgenza plenaria agli anziani malati, a coloro che li assistono, a quanti impossibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo e ai fedeli che, nella giornata del 28 luglio, dedicheranno del tempo adeguato a visitare gli anziani, bisognosi o in difficoltà, premesso il distaccamento da qualsiasi peccato e l’intenzione di adempiere appena possibile le tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa). I nonni non si smentiscono mai; hanno sempre doni da elargire ai più giovani.

A tutti voi, carissimi nonni e anziani, a voi figli e nipoti, a quanti si prendono cura di voi, anche nelle case di riposo, giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera.

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.