Il calvario dei piccoli centri del Pollino che hanno travalicato il limite dei disagi
Il sindaco di Alessandria del Carretto chiede soluzioni immediate: «Da circa 6 mesi il centro pollineano riceve periodicamente avvisi di temporanea sospensione del Servizio di Guardia Medica. Che dobbiamo fare?»
ALESSANDRIA DEL CARRETTO – Torniamo a parlare di disservizi sanitari e di aree interne che soffrono a causa dell’isolamento – non solo geografico - a cui li relega sia la società che la politica nostrana. Questa volta è il Comune di Alessandria del Carretto a vivere e subire il disagio legato alla mancanza di servizi sanitari efficienti e capillari che consentano a tutti i cittadini di godere del prezioso diritto alla salute.
Secondo quanto riportato dal Sindaco Domenico Vuodo, da circa sei mesi il centro pollineano riceve periodicamente avvisi di temporanea sospensione del Servizio di Guardia Medica da parte dell’Asp di Cosenza – Distretto Sanitario Jonio Nord. Per cercare di arginare il problema della carenza di personale e garantire così la copertura del servizio sanitario, il primo cittadino ha più volte cercato una mediazione con la responsabile dei turni senza però ottenere risultati soddisfacenti.
Da allora, oltre alle comunicazioni ufficiose e i tentativi di mediazione, il Comune ha prodotto quattro documenti ufficiali indirizzati rispettivamente al Presidente della Regione, al Prefetto e al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, in cui denuncia e sottolinea le condizioni di «forte pericolo per la popolazione a causa della periodica sospensione del servizio di Guardia Medica» che dovrebbe essere accessibile da lunedì a venerdì, nella fascia oraria 20:00 – 8:00, e sabato e prefestivi, dalle 10:00 alle 8:00 del lunedì o del giorno successivo al festivo, ma che di fatto risulta erogato a singhiozzo.
Queste prestazioni, unite ai turni del Medico di base (tre ore per tre giorni a settimana), rassicuravano i cittadini e compensavano l’assenza di presidi sanitari di prossimità. Senza questo importante servizio di Guardia Medica, però, la situazione diventa davvero preoccupante per quanti abitano il territorio.
«Alessandria del Carretto – ha sottolineato Vuodo - è un paese di montagna a 1000 m s.l.m. ed è composto per lo più da anziani. L’ospedale più vicino, in condizioni metereologiche ottimali, è quello di Corigliano – Rossano, a circa 1 ora e 30 minuti di distanza. Inoltre, nei periodi di sospensione, si sono svolte importanti manifestazioni (la festa storica della Pita, la Gara del Sud Italia di Tiro con l’arco, ecc.) che hanno portato ad Alessandria migliaia di visitatori aumentando, di fatto, la possibilità e il rischio di richieste di primo soccorso». «Che dobbiamo fare?» si chiede retoricamente il primo cittadino del piccolo comune del Pollino.
La cittadinanza, ormai stanca di questo ennesimo disagio e disservizio, si era addirittura organizzata per scendere in piazza con l’obiettivo di trattenere il medico di fine turno. Solo l’intervento del sindaco li ha fatti desistere. L’appello del Primo Cittadino e della comunità tutta è rivolto dunque a chi ricopre ruoli dirigenziali all'interno dell’Asp di Cosenza, affinché questa non più gestibile condizione di precarietà sanitaria venga colmata al più presto.