Impegno sociale, sussidio tecnologico ad agricoltura e pesca, formazione: tre proposte a Nuovo Pignone
Civicrazia scrive alle istituzioni del territorio per mettere sul piatto della concertazione con la futuribile industria nel porto di Corigliano-Rossano, tre importanti proposte
CORIGLIANO-ROSSANO – Industrializzazione del Porto di Corigliano-Rossano, Civicrazia guarda già avanti e sottopone alle Istituzioni della terza città della Calabria e del territorio tre proposte concrete da concertare con Nuovo Pignone Baker Hughes per una convivenza florida sia sotto il profilo economico che sociale, che passa dall’impegno attivo sul territorio per finire alla formazione dei giovani.
La proposta, inoltrata con una lettera aperta, parte da Serafina Falco, responsabile provinciale della federazione di 4000 mila associazioni italiane che si battono affinché il potere democratico sia gestito dal basso.
Dicevamo, una proposta strutturata in tre semplici punti che potrebbe rientrare nel piano di confronto che il territorio aprirà con la società italo-americana, pronta ad insediare nel porto di Corigliano-Rossano (qualora le procedure burocratiche dovessero esperirsi e completarsi) un polo metalmeccanico d’avanguardia per l’assemblaggio di moduli industriali da utilizzare nella produzione energetica.
Il primo punto: «Chiedere alla Società Baker Hughes di associare all’investimento, nell’ambito del percorso autorizzativo per l’insediamento industriale, una valutazione SROI (Social Return on Investment), anche con l’obiettivo di pianificare attività di impegno sociale d’impresa nell’area della Sibaritide». Il secondo: «Chiedere alla Società investitrice di impegnare una piccola percentuale dell’utile netto a favore dell’implementazione tecnologica e innovativa delle attività agroalimentari e di pesca, operanti sul territorio, o per la promozione di start-up innovative». Il terzo: «Chiedere alla Società di concorrere, insieme con le Istituzioni, gli Enti locali territoriali, le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, a realizzare una Fondazione Its Academy sul territorio, espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali, con l’obiettivo di formare risorse professionali di livello tecnico-superiore, post diploma».
Insomma, tre prospettive che vivono nella pancia di una sana convivenza e che mirano ad avvicinare e a far integrare quella che sarà la futuribile industria metalmeccanica con un territorio che l’industria, di fatto, non l’ha mai vista (tranne che per la cellula Enel a Rossano).
L’analisi Social Return on Investment, ad esempio, consente all’impresa di dimostrare l’esistenza di un impatto sociale del suo dell’investimento, di migliorare la propria strategia di comunicazione e accountability, di aumentare la trasparenza nell’utilizzo delle risorse e di dimostrare la validità anche sociale del proprio operato. Così come I percorsi Its-Academy rappresentano il segmento di formazione terziaria professionalizzante non accademico che possono garantire alta specializzazione tecnologica e, quindi, nuove competenze richieste dal mondo del lavoro, dal tessuto produttivo e delle imprese del territorio, come appunto la Baker Hughes.
«La proposta – si legge a conclusione della lettera aperta a firma di Serafina Falco - rientra nelle attività programmatiche di Civicrazia a favore dello sviluppo territoriale fondato sulla coesione in condivisione con i Comuni che hanno aderito all’Unità territoriale regionale dell’Istituto internazionale di coesione e sviluppo della Macroregione Mediterranea».