A Insiti un nuovo ospedale che nasce come Hub a prova di pandemie: ecco come sarà strutturato | FOTO
Dalla Medicina nucleare alla Terapia intensiva neonatale passando per l’interventistica cardiologica. Ecco nel dettaglio come la nuova variante sanitaria, che ha ricevuto di recente il via libera dell’Asp, ha rivoluzionato l’impianto ospedaliero
CORIGLIANO-ROSSANO – Forse con il nuovo ospedale della Sibaritide, che sta sorgendo a Insiti nel cuore geografico di Corigliano-Rossano, ci abitueremo ad un nuovo processo di erogazione dei servizi sanitari. La prudenza e lo scetticismo, considerati i precedenti della nostra regione, non sono mai troppi, ma se davvero – alla fine – tutto quello che oggi è sulla carta dovesse essere realizzato nei tempi e nei modi previsti dalla nuova variante sanitaria, fra tre anni (il 2026 è il timing dato all’ultimazione dei lavori) ci troveremo di fronte alla più grande e importante opera pubblica mai realizzata nella Calabria del nord-est proprio per i servizi assistenziali che riuscirà ad erogare.
Siamo riusciti ad accedere alle carte della imponente Variante Sanitaria (dei costi e dei dettagli tecnici e burocratici ne abbiamo parlato qui) per capire cosa ci sarà all’interno di quegli 80mila metri quadrati di superficie suddivisa su 4 piani (delle specifiche tecniche del nuovo ospedale ne abbiamo parlato qui).
L’impressione è che ad Insiti, dopo aver messo in piede la megastruttura di cemento armato, stia per nascere un ospedale che va oltre la semplice modulazione di uno Spoke. Questo nuovo nosocomio, che sarà chiamato a dare risposte ad un bacino d’utenza di oltre 200mila persone, che si estende da Rocca Imperiale a Cariati, nasce – di fatto – per erogare servizi da Hub, per intenderci, in stretta concorrenza con l’azienda ospedaliera dell’Annunziata di Cosenza.
Non solo, spazi e logistica, nella nuova variante che da pochi giorni ha ricevuto anche l’OK da parte della direzione generale dell’Asp di Cosenza, dicono anche che il nuovo presidio sanitario di Co-Ro potrà garantire funzionalità al percorso formativo.
Insomma, una visione mastodontica e oltre ogni più rosea aspettativa rispetto al lontanissimo 2004 quando questa struttura venne pensata e poi messa su carta. Il concessionario D’Agostino e con esso il project manager Domenico Petrone, insieme al Commissario ad acta alla Sanità in Calabria, Roberto Occhiuto, hanno di fatto ribaltato il concept dell’ospedale, adeguandolo alle esigenze del Nuovo piano sanitario nazionale post-pandemico e rendendolo, oggi, canovaccio per una futura eccellenza… si spera!
Ma cosa ci sarà in questi quattro piani d’ospedale? Ce lo dicono le carte e i disegni progettuali che distribuiscono con la logica della tempestività di intervento i 370 posti letto previsti dal nuovo nosocomio.
Piano -1
Pariamo dal “Piano -1”. Qui troviamo subito una novità assoluta rispetto agli ospedali spoke di Corigliano-Rossano: la Medicina Nucleare. «Al fine di completare il percorso cardio-polmonare dal punto di vista diagnostico – si legge nel progetto - nasce la necessità della dotazione di un servizio di medicina nucleare capace di una gamma-camera ad indirizzo cardiologico. Ciò contribuirà a rendere il plesso ospedaliero una eccellenza in campo cardiologico». Sono previsti spazi per l'implementazione di una TAC Spect (quella a 128 strati che è un top di gamma nella diagnostica clinica) e di una PET.
Nel piano seminterrato, quindi, è prevista la collocazione di Anatomia patologica e del Reparto mortuario. «Il reparto mortuario avrà tre camere ardenti e in uscita una sala multiculto per la benedizione e ultimo saluto dei familiari».
All’interno dell’ala sinistra sarà, invece, allocato il Centro trasfusionale che nel progetto originario non era previsto era previsto.
A “chiudere” il Piano -1 ci saranno la Cucina con la Mensa/Ristorante per il pubblico; il Polo Tecnologico; gli Archivi, il Laboratorio Analisi, l’Area culto e la Farmacia.
Piano Zero – Ingresso principale
Il piano d’accesso sarà fornito di un’Area Sanitaria e di un’altra per l’Hospytality, all’interno della quale è previso un piccolo Centro commerciale con Bar e Tavola Calda. In quest’area, inoltre, troveranno collocazione la Reception ospedaliera ed il Centro Unico di Prenotazione (CUP) con i relativi spazi d’attesa.
Nell’area sanitaria, invece, saranno insediati il reparto di Emodialisi con 24 posti letto più 1 posto letto isolato («i posti letto di dialisi sono stati incrementati di ulteriori 10 unità»), la Degenza psichiatrica con 16 posti letto e accessi specifici che non interferiscono con il resto della funzionalità ospedaliera; e tutta l’area dell’Emergenza-urgenza.
Pronto soccorso. L'area del primo intervento è stata completamente ridisegnata a causa dell'esigenza di reperire gli spazi relativi alla visita e intervento su pazienti infetti in caso di pandemia. All’interno della grande area PS è previsto un reparto di Osservazione Breve Intensiva (OBI) con 8 posti letto; un Settore infetti; la Camera calda; e il Poliambulatorio che avrà al suo interno anche una sala gessi. Prevista sullo stesso piano anche la Diagnostica di emergenza e la Diagnostica per immagini («è stata individuata una zona, autonoma, da destinare a indagini radiologiche per pazienti infetti comprendenti una TAC, un telecomandato e un sala ecografica. Nei periodi di attività ordinaria questa zona viene destinata alle indagini su pazienti in emergenza»); la Endoscopia con 2 sale endoscopiche e 2 sale chirurgiche ambulatoriali; e infine un’area per il Day Hospital Medico e il Day Hospital Oncologico con 10 posti letto ciascuno. Inoltre, a completare la fase diagnostica d’emergenza e pre-ricovero sarà installa una sala con RX Torace e una con Elettrocardiogramma ECG.
Piano 1
Al primo piano sarà insediata la Direzione Sanitaria e insieme ad essa l’intera Area Calda dell’ospedale che, a sua volta, è stata suddivisa in Area Chirurgica e Area Medica intensiva.
Area Chirurgica (ala sinistra)
Prevista una Degenza Chirurgica con 28 posti letto di chirurgia generale, 10 posti letto di urologia, 20 posti letto di ortopedia. Inoltre, di fianco alla zona ordinaria di degenza ci sarà un reparto di Day Surgery chirurgico con 10 posti letto. Inoltre, è previsto un Day surgery con 12 posti letto di Oculistica e Otorinolaringoiatria e 2 sale per piccoli interventi («Limitrofa alle due sale operatorie viene prevista un'ampia sala per l'attesa dei pazienti prima dell'intervento e riposo successivo all'intervento stesso»).
Tra l’area Chirurgica e area Medica intensiva sarà installato il Blocco operatorio e l’interventistica cardiologica con 5 sale operatorie, 1 sala emodinamica e 1 sala elettrofisiologia. («Si è ritenuto e concordato – si legge ancora nelle carte progettuali - che questi ambienti siano fondamentali per il completamento del percorso cardiologico, intervenendo in caso di emergenza per la salvezza della vita dei pazienti infartuati»).
Area Medica (ala destra)
Qui ci sarà la Terapia Intensiva avrà 16 posti letto in conformità a quanto previsto nelle normative sulle pandemie. «Questo – è scritto nella variante al progetto - ha richiesto una completa rivoluzione della distribuzione planimetrica del reparto. I posti letto a regime in numero di sedici sono stati suddivisi in due zone fisicamente separate, una di sette posti letto, di cui due isolati, e l'altra di nove posti letto». Le due zone costituiranno compartimento solo in caso di pandemia. In caso di normale attività il servizio consta dunque di sedici posti letto.
Quindi, la Cardiologia con 18 posti letto e con 7 posti letto UTIC; la Medicina d’Urgenza con 6 posti letto e la Terapia Subintensiva con 10 posti letto. Nel progetto viene, di fatto, previsto un numero di posti letto che, in caso di pandemia, possono diventare posti letto di terapia intensiva, per cui si è dovuto creare un compartimento dentro un altro compartimento. I 14 posti letto di Medicina Pneumologia-Cardiologia sono stati richiesti dall'ASP per completezza dell'area specialistica in ambito cardio-polmonare.
Infine, sempre al primo piano, si troveranno la Degenza Neurologica e la Stroke Unit con 11 posti letto e 2 Stroke unit.
Piano 2
Al piano due sarà dislocata l’intera Area Fredda e gli spazi che saranno dedicati alla didattica e alla formazione, altra novità assoluta della variante sanitaria apportata al progetto.
Qui ci saranno Ostetricia e Ginecologia con 43 posti letto; la Terapia Intensiva neonatale (altro elemento dirompente e di grandissima novità rispetto all’assetto attuale) con 7 posti ed il Nido con 16 culle. Contiguo al Punto Nascita sarà operativa la Pediatria con 14 posti letto più 2 posti letto per Osservazione Breve Intensiva (OBI); e il Complesso Parto con 4 sale parto e una sala operatoria.
Nell’ala sinistra, invece, saranno dislocate le Unità operative di Medicina generale con 28 posti letto e di Nefrologia con 10 posti letto. Il nuovo ospedale, infatti, avrà un indirizzo di ricovero per acuti ed in linea con la programmazione sanitaria, che non prevede posti letto di lungodegenza, questi ultimi vengono eliminati e riallocati in altre strutture ospedaliere del territorio. A seguire poi l’ampia ala riservata alla Riabilitazione con 22 posti letto più 4 ambulatori specialistici e 2 palestre riabilitative e gli Studi Medici.
Uno spazio importante del secondo piano, infine, sarà occupato dall’Area Formazione pratica e teorica. «La modifica di questa area – si legge nella corposa relazione di oltre 500 pagine allegata alla variante di progetto - è consequenziale esigenza rispetto alla dotazione delle sale multimediali all'interno del blocco operatorio. All'interno di questa zona, al fine di creare un'area per la formazione pratica e teorica per i professionisti, sono state previste due sale multimediali capaci anche di venti posti a sedere che saranno interconnesse con il complesso operatorio». Una ottima soluzione per fare formazione sia ai tanti giovani del liceo a curvatura Biomedica attivato già quest’anno a Corigliano-Rossano che agli universitari della Facoltà di Medicina dell’Unical.
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