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Ora le Tute Verdi rischiano di non poter fare la spesa: soffiano nuovi venti di protesta

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TREBISACCE – Spira aria di tempesta a Trebisacce e in tutta la Sibaritide per la nuova e, in realtà, mai passata condizioni di difficoltà dei dipendenti del Consorzio di Bonifica dei bacini dello Jonio cosentino. Non ci sono fondi a sufficienza per pagare le mensilità arretrate (sono nuovamente 6) e anche la “cura” commissariale sembra non aver sortito alcun effetto. Insomma, una vertenza che sembra irreversibile a meno di un reset totale che sicuramente lascerà strascichi e vittime. Il dramma vero è che le Tute Verdi, dopo lo stillicidio salariale, rischiano di non poter più dare da mangiare alle loro famiglie.

Ed è questa la preoccupazione più grande dei sindacati, Flai Cgil, Filbi-Uil e Fai Cisl, che proprio oggi hanno comunicato lo stato di agitazione di tutte le maestranze con una richiesta urgente di incontro al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, invocando anche l’intervento autorevole del Prefetto di Cosenza.

La questione delle Tute Verdi, infatti, sembra essere, oggi, più seria rispetto all’autunno scorso. Perché questa volta potrebbe colpire non solo la sfera personale dei dipendenti consortili ma la platea più vasta degli agricoltori e dei produttori della Piana di Sibari che, in vista dell’estate, potrebbero rimanere senza acqua per le loro colture.

In queste condizioni, infatti, sembra pressocché impossibile rassicurare sulla prossima campagna irrigua.  Da qui l’appello al Prefetto, Vittoria Ciaramella, affinché intervenga «sia per le gravi implicazioni sociali della vertenza occupazionale – si legge nella nota dei sindacati confederali - che per il carattere alimentare delle retribuzioni, nonché per il valore e l’impatto che ha il servizio di irrigazione su centinaia di aziende agricole nel territorio». Tutto questo «al fine di prevenire e scongiurare possibili turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica essendo alle porte della campagna di irrigazione e non vedendo all’orizzonte soluzioni immediati per poterla garantire».

Poi la richiesta esplicita al governatore Occhiuto e all’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, di mettere in campo, nelle more della riforma dei Consorzi in atto, politiche immediate («se necessario anche la messa in liquidazione immediata dell’ente») volte a fronteggiare l’attuale condizione di difficoltà finanziaria dell’ente «al fine di garantire l’erogazione dei servizi d’irrigazione ed i salari e stipendi ai lavoratori dipendenti».

«Si chiede un urgente incontro a breve termine – si legge ancora nella nota a firma dei segretari Federica Pietramala, Marco Stillitano e Antonio Pisani - e si comunica se ciò non avverrà i lavoratori unitamente alle organizzazioni sindacali si autoconvocheranno alla cittadella regionale per manifestare la propria difficoltà e per chiedere che venga garantita la dignità per il lavoro e per le proprie famiglie. Se non ci sarà a breve il pagamento dei salari – aggiungono - ci vedremo costretti, nostro malgrado, a mettere in campo idonee azioni sindacali e manifestazioni pubbliche - anche di forte impatto simbolico per garantire ai lavoratori dipendenti reddito e continuità occupazionale proclamando lo sciopero generale»

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.