La Cardiologia di Corigliano-Rossano è pronta per il definitivo salto di qualità
Il congresso "Cardio Co Ro" si schiude aprendo scenari che fanno ben sperare i pazienti. La responsabile De Bonis: «Aggiornamento scientifico continuo e standard di assistenza elevati per offire ai cittadini il meglio»
CORIGLIANO-ROSSANO - L’emodinamica presto a Corigliano-Rossano – intanto si garantisce il servizio presso l’ospedale di Castrovillari – e poi quanto di meglio c’è allo stato dell’arte in termini di terapie e strumentazioni per far fronte alle esigenze dei pazienti di cardiologia. Si è conclusa la tre giorni del congresso “Cardio Co Ro” e gli obiettivi sul tavolo sono più che chiari: un’assistenza che possa contare su livelli alti che rimettano il paziente al centro.
Tantissimi gli interventi di specialisti provenienti da tutte le regioni d’Italia ma anche dei vertici dell’azienda ospedaliera provinciale di Cosenza. Un unico idem sentire: crediamo in questa Sanità.
Il commissario Antonio Graziano cita il cantante Umberto Tozzi e va dritto al punto: «gli altri siamo noi». Già, perché chi oggi occupa i posti di comando e razionalizza, assume, sposta, potenzia o depotenzia, domani potrebbe trovarsi dall’altra parte della barricata ed essere paziente. La sanità è dei cittadini e solo un lavoro di squadra.
«Io e la mia equipe speriamo di non aver disatteso le aspettative – ha commentato la responsabile scientifica del congresso, dottoressa Silvana De Bonis -. Sono molto orgogliosa della mia squadra e per certo posso dirvi che in ogni cosa che abbiamo fatto ci abbiamo messo il cuore. Come dice Henry Ford – rimarca la De Bonis – mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo». La dirigente del reparto di cardiologia dello spoke Giannettasio non dimentica di ringraziare i suoi collaboratori e pubblicamente rilancia e consolida questo prezioso sodalizio. «Nell’immediato – conclude – c’è l’intenzione di rafforzare la cardiologia interventistica con l’elettrostimolazione sempre più avanzata e di iniziare quanto prima le attività di emodinamica. Importante - aggiunge - fare rete con l’Asp e potenziare la telecardiologia».
E l’impegno a migliorare il servizio per una Sanità sempre più vicina al cittadino è testimoniato anche dai tanti concorsi che l’azienda sta effettuando. «Certo – spiega il direttore sanitario Martino Rizzo – non è semplice mandare avanti le cose quando i bandi vanno mezzi deserti. Noi i concorsi li facciamo, ma i medici che si presentano spesso sono meno delle posizioni aperte che vorremmo occupare».
Intanto però qualcosa è cambiato e sta cambiando. Nella giornata conclusiva presente anche il sindaco Flavio Stasi. «Questo convegno segue l’evoluzione che sta avendo l’unità operativa complessa di cardiologia. A pochi mesi dal mio insediamento ricordo che era un’unità in grande difficoltà e non di certo per il personale medico e paramedico. Ma per ragioni organizzative e strutturali del reparto. Le Istituzioni con grande impegno e grazie alla collaborazione con il management dell’azienda sanitaria sono riuscite a superare molti ostacoli insieme. Orgoglioso di questo percorso di cui questo convegno è la sintesi».
Non ha mancato l'appuntamento neppure monsignor Maurizio Aloise, sensibile ai problemi dei pazienti ma anche a quelli degli operatori sanitari, molti dei quali effettuano il loro lavoro – che in questo settore è una vera e propria missione – con massimo impegno e abnegazione.