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Ecco come portare subito il Frecciargento a Corigliano-Rossano

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CORIGLIANO-ROSSANO – Basta un cavo! Certo, quello elettrico che si potrebbe stendere tra la stazione di Sibari fino a quella di Rossano per connettere da subito le due stazioni ferroviarie della terza città della Calabria con il resto della mobilità ferroviaria moderna e veloce. A distanza di dieci mesi esatti dall’idea lanciata dall’associazione Ferrovie in Calabria (e messa sotto la sabbia per mere questioni di campanile!) oggi quella proposta rimane ancora in piedi, fattibile e realizzabile in poco meno di un anno.

Anche in forza ad una città di 80mila abitanti che oggi – rispetto a ieri - ha l’autorevolezza dei numeri per rivendicare diritti e servizi.

Nei 26 km che separano le stazioni di Sibari e Rossano, la prima hub ferroviario della Calabria del nord-est, la seconda - invece - ultima stazione a sud, lungo la jonica, alimentabile elettricamente in autonomia, basterebbe semplicemente installare i pali che reggono la mensola, la fune, i due conduttori e i pendini… e il gioco è fatto. Questo significherebbe portare fino alla grande città della Sibaritide il Frecciargento Sibari-Roma-Bolzano (che a quel punto sarebbe il Corigliano-Rossano-Roma-Bolzano) ma anche pensare di poter implementare definitivamente il traffico ferroviario nazionale, veloce e moderno, da e per la terza città della Calabria, in attesa che si completi l’elettrificazione dell’intera tratta orientale ed in un futuro, che appare remoto, anche il raddoppio della stessa linea.

Come è possibile tutto questo? E perché una “impresa” del genere non è mai stata tentata fino ad oggi? Sicuramente, i lavori di upgrade della linea ferrata, già terminati nel tratto cosentino, consentono di far viaggiare treni in modo più veloce. Ma a spiegare meglio i dettagli della proposta di elettrificazione “fast” della Sibari-Corigliano-Rossano è proprio l’associazione Ferrovie in Calabria.

«Nel tratto individuato, all’interno del quale ricade anche la stazione di Corigliano, oltre a quella di Rossano, - diceva un anno fa Roberto Galati, esponente di FiC ed esperto di pianificazione ferroviaria - non esistono criticità di alcuna tipologia: né gallerie, né vincoli di alcun genere. Si tratta peraltro di quasi 26 km alimentabili elettricamente senza la necessità di dover realizzare nell’immediato alcuna Sottostazione Elettrica, riuscendo quelle già esistenti ed attive a Metaponto e Cassano allo Jonio, a garantire la messa sotto tensione di questo segmento di Ferrovia Ionica».

Per spingere una motrice come il Frecciargento occorre una tensione di 3Kv a corrente continua e questa tensione sarebbe possibile ottenerla – almeno fino a Rossano – senza la realizzazione di nuove sottocentrali di alimentazione che sono quelle che al momento mancano per elettrificare la linea ionica.

Quali sarebbero i benefici derivanti da un intervento che costa poca e sarebbe rivoluzionario? «In primis – ricordava ancora Galati - il prolungamento a Rossano per il Frecciargento Sibari – Bolzano e viceversa. Con un solo treno, si collegherebbe direttamente la terza città della Calabria con Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Verona e Bolzano. Non si chiede nulla di trascendentale, ma solo la normalità per una città di quasi 80.000 abitanti, senza considerare il popoloso hinterland a sud, lungo la jonica (che oggi – aggiungiamo noi – non sfrutta a pieno le potenzialità del Frecciargento perché spesso le coincidenze con le navette saltano o perché comunque la stazione di Sibari non è proprio sotto casa se si considerano le insidie della SS106 per raggiungerla)».

«Inoltre – diceva sempre il rappresentante di Ferrovie in Calabria - l’opportunità di usufruire di questo collegamento già dalle stazioni di Rossano e Corigliano, quindi nel cuore dei due principali nuclei abitativi, aumenterebbe considerevolmente l’appetibilità del collegamento ferroviario ad Alta Velocità che, non dimentichiamo, seppur in misura minore rispetto a quanto preventivato, continua ad essere sovvenzionato dalla Regione Calabria al fine di garantire la sostenibilità economica di tale servizio, sul tratto Sibari – Paola».

Prolungare la Freccia a Rossano, quindi significherebbe renderla ancora più sostenibile a mercato. Proprio le risorse regionali oggi impiegate per “sovvenzionare” la coppia di Frecciargento tra Sibari e Bolzano e viceversa, potrebbero essere dirottate per prolungare fino a Rossano il collegamento Frecciarossa 8820/8807 Taranto – Milano Centrale e viceversa, via Adriatica.

«Potrebbero sembrare proposte paradossali – sosteneva Galati - ma concretamente, basterebbe poco per renderle tali: se la nostra proposta venisse seriamente presa in considerazione, probabilmente la messa sotto tensione della tratta Sibari – Rossano potrebbe avvenire entro un anno, contestualmente al prolungamento del Frecciargento Sibari – Bolzano e viceversa e, in base ai risultati in termini di utenti dalle stazioni di Rossano e Corigliano valutare l’annullamento parziale o totale del finanziamento regionale e relativo “dirottamento” dello stesso verso il prolungamento a Rossano del Frecciarossa Taranto – Milano Centrale e viceversa di cui sopra».

Ci vogliono soldi per realizzare questo progetto? «Certo – questa la risposta di Galati - per realizzare ciò sarebbe necessario reperire le risorse finanziarie all’interno del Contratto di Servizio in vigore tra la Regione Calabria e la Divisione Business Regionale di Trenitalia, e ciò non è sicuramente semplice e scontato, o per lo meno non lo è in tempi brevi. Incredibile ma vero, forse sarebbe persino più semplice e immediato mettere sotto tensione la Sibari – Rossano, e prolungare un Frecciargento in quest'ultima stazione».

Insomma, quella dell’elettrificazione della tratta Sibari-Corigliano-Rossano non è una bella suggestione ma un’idea realizzabile quasi nell’immediato. Come nel caso della strada Sibari-Co-Ro, è solo una questione di volontà. E mentre nella precedente legislatura ci sono stati parlamentari del territorio che si sono palesemente opposti a questa idea – ribadiamo - per ragioni ancora sconosciute (o forse per quel semplice e becero campanilismo che ancora campeggia tra Corigliano e Rossano), nonostante le draconiane regole della civiltà non permettono più passi falsi o, addirittura, passi indietro, oggi che gli equilibri romani sono cambiati e viaggiano in linea con quelli regionali, ci aspettiamo un atteggiamento diverso. Quantomeno di ascolto di una proposta che avrebbe del rivoluzionario. A questo punto, attendiamo di sapere cosa ne pensano il sindaco di Corigliano-Rossano, i consiglieri regionali e i parlamentari eletti in questo territorio.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.