15 ore fa:Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi: a Co-Ro e Cariati nasce un ambulatorio mirato
51 minuti fa:Altomonte, l'opposizione denuncia «le spese pazze dell'Amministrazione Coppola»
16 minuti fa:Trebisacce, la Città conferisce Encomi Solenni alle Forze dell’Ordine
1 ora fa:Lavoratori settore edile in provincia di Cosenza, arriva l'accordo Ance-Cgil per l'aumento salariale
15 ore fa:Ciclovia da Mormanno a Papasidero: «Così si valorizzano le aree interne»
17 ore fa:Drammatico incidente sulla Statale 106: muore il padre, ferito gravemente il figlio
17 ore fa:A "La Città della Musica" il duo pianistico Aventaggiato e Matarrese
16 ore fa:«Io, salvata dal 118»: Si racconta Angela, la giovane mamma che stava perdendo la vita nel giorno del suo compleanno
16 ore fa:Emergenza medici di base a Cassano: Falbo chiede risposte immediate all’ASP
2 ore fa:I bambini della Magnolia vanno a scuola di montagna

L'Asp si ritrova con un tesoretto di 16 milioni di euro: cancellati davanti al Giudice crediti non dovuti e fatture duplicate

1 minuti di lettura

COSENZA - Metterci la faccia è sempre una mossa vincente. L’Asp di Cosenza si è costituita ieri nel procedimento esecutivo che la vedeva debitrice (presunta) verso circa 65 creditori per una somma di circa 28 milioni di euro. Ebbene, la stessa Asp, rappresentata ieri in aula dal commissario Antonello Graziano, è uscita dal tribunale dovendo pagare un importo di poco più di 12 milioni di euro. E i restanti 16 milioni? Sono stati giudicati infondati perché o già pagati oppure ritenuti dei titoli creditizi illegittimi.

La morale è chiara: se l’Asp non si fosse costituita in giudizio avrebbe pagato l’intera somma rischiando di liquidare per due volte uno stesso creditore oppure di saldare cose che, per motivi stabilito dalla magistratura, non avrebbe dovuto pagare.

«Il mio intento è un radicale cambio di passo - commenta il commissario Antonello Graziano -. Se non mi fossi presentato in aula, se l’Asp non si fosse costituita in giudizio avremmo pagato l’intera somma. La nostra Sanità versa in condizioni che sono chiare a tutti, perdere ulteriori soldi per sciatteria o per un lavoro poco oculato da parte degli uffici preposti è inammissibile». 

Così il Tribunale di Cosenza nella giornata di ieri, con ordinanza del 13 dicembre 2022 nell’ambito del procedimento esecutivo n. 278/2015 RGE, ha assegnato la somma di €12.461.405,94 a fronte di un importo inizialmente quantificato da un Ctu nominato dal Giudice, di circa 28 milioni di euro. 

Il risultato raggiunto è il giusto epilogo della verifica dei crediti effettuata dall’Asp e condivisa dalla Magistratura bruzia, alla quale va il ringraziamento per la costante attenzione prestata alle problematiche della sanità. Tale risultato non può che rappresentare il punto di partenza del lavoro ricognitivo e di verifica iniziato dall’attuale Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza che ha inteso presenziare personalmente all’udienza, al fine di rappresentare la sua particolare attenzione alla situazione debitoria dell’Asp e il reale cambio di passo dell’attuale Governance di questa Azienda. 

Tante le cose che fanno riflettere tra cui la rinuncia da parte di 12 creditori la sera prima del procedimento esecutivo. «Le somme pignorate da anni e non assegnate   di circa 16 milioni di euro- fa sapere il commissario - saranno svincolate e ritorneranno nella disponibilità di cassa dell’Asp». 

Ma attenzione: il debito di 28 milioni di euro, di gran lunga ridimensionato Grazie a questa mossa della nuova Governance, si riferisce agli anni fino al 2019. Dunque non si esclude che altri creditori possano ancora farsi avanti vantando dei titoli riferiti a questi ultimi due anni. «Saremo pronti a presentarci in aula - garantisce Graziano -. Da oggi la nostra azienda sanitaria scenderà sempre in prima linea per non lasciare più nulla al caso, alla sciatteria o alla furbizia di pochi».

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare