Caloveto al convegno Asmel: «Pnrr? Le opere dei piccoli comuni sono a rischio»
È quanto ha affermato il Sindaco Umberto Mazza in occasione dell'evento promosso dall'Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali
CALOVETO - «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Se non interverranno con concrete ed urgenti iniziative di solidarietà, snellimento e sostegno (da parte del Governo centrale ai comuni), soprattutto ai piccoli comuni, per fronteggiare e superare la quantità di passaggi burocratici cui adempiere e la complessità della documentazione da fornire - un binomio spesso maniacale che blocca la messa a terra delle opere già in fase di avanzamento - quella che oggi è ancora una corsa contro il tempo (22 miliardi di euro in gara) rischia di diventare un fallimentare pantano per tutta l’Italia».
È quanto dichiara il Sindaco di Caloveto Umberto Mazza che nella giornata di ieri, lunedì 12, ha rappresentato l’Amministrazione Comunale all’evento promosso da Asmel, (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali), intitolato “Asmel al giro di boa” e focalizzato sul nuovo codice appalti, sulla morsa burocratica del Pnrr sui Comuni e sulla riforma dei concorsi con la procedura dell’Elenco Idonei.
Insieme al Primo Cittadino erano presenti anche il vicesindaco Francesco Salatino e gli assessori comunali Vittorio Mazza e Giuseppe Sapia.
Ospitato a Palazzo Caracciolo, a Napoli, l’evento ha visto l’adesione di più di 4 mila amministratori, oltre il 50% dei territori italiani.
Facendo proprio l’appello lanciato dal Sottosegretario Castiello il Sindaco sottolinea come il rischio che salti tutto sia reale, soprattutto nei comuni meridionali, ipotecati da scarsità di risorse economiche ed umane e da una ridotta se non inesistente capacità organizzativa strutturale.
«La nostra amministrazione – continua Mazza – sta al momento rispettando le tempistiche e modalità del Pnrr. Lo scenario generale però resta complesso e in assenza di nuove e ulteriori misure di semplificazione e sostegno – conclude – si mettono a rischio la prosecuzione e i tempi delle attività straordinarie e ordinarie programmate».