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Statale 106, la frase "criptica" di Occhiuto: «Spero il governo abbia messo i soldi»

2 minuti di lettura

CATANZARO - «Spero il governo mi abbia ascoltato e abbia messo i soldi sulla Statale 106». Una frase che trasuderebbe attesa se non fosse che l'abbia detta il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. Il che la fa diventare criptica. In tanti in queste ore si stanno ponendo la domanda: il presidente della Regione Calabria (vicino al governo nazionale) conosce già il contenuto della legge di bilancio o - come noi comuni mortali - è in attesa di "buone nuove" da Roma? La sua intervista chiara, determinata, circoscritta rilasciata al Corriere della Calabria rilancia a bomba la questione della statale 106. Dirimente e prioritaria. Più dello stesso Ponte sullo Stretto che, diversamente, appare più una suggestione che non una cosa a cui dare una forma, almeno nel breve tempo. 

Allora Occhiuto punta tutto sulla Statale 106 e lo fa - dicevamo - con grandissima determinazione. Ancora una volta. Perché - è giusto dirlo - questo è il primo governo calabrese della storia del regionalismo che su questa vertenza/questione sta puntando quasi tutte le attenzioni. Certo, per realizzare una nuova Statale Centosei serviranno i soldi del Bilancio dello Stato.

Ora due sono le cose: o Occhiuto in qualche modo sa che quei soldi (tutti o una parte) necessari per la statale orientale ci sono e sta preparando il terreno per rivendicare una grandissimo e storico risultato; oppure è già consapevole che non ci sono e quindi è pronta l'intifada verso l'esecutivo romano

Occhiuto ribadisce nell'intervista al Corriere che «la Strada Statale Jonica è una delle priorità del mio governo regionale. Già dai primi mesi dopo il mio insediamento alla Cittadella ho chiesto all’esecutivo nazionale, allora guidato da Mario Draghi, di accendere un faro su un’arteria di vitale importanza per la nostra Regione e per l’intero Mezzogiorno».

Il governatore ricorda che «negli ultimi decenni la Ss 106 è stata finanziata con circa 1,5 miliardi di euro, di cui la maggior parte per il cosiddetto Megalotto 3 (1,34 miliardi). Megalotto 3 che, per l’appunto, attende da 10 anni la sua realizzazione. Io ho chiesto – supportato dall’interno Consiglio regionale e dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil) nazionali e regionali – le risorse indispensabili per questa grande opera».

«Concludere i lavori della Statale 106 in 10-15 anni al massimo»

Anche su quale sia l’obiettivo Occhiuto non mostra arretramenti. Spiega al Corriere della Calabria che lo scopo è «quello di concludere i lavori della Ss 106 in 10-15 anni al massimo: per completare interamente questa infrastruttura ci vorranno più risorse di quelle che verranno stanziate per il Ponte sullo Stretto. Voglio fare ciò che in passato non si è mai riusciti a fare: cominciare a far inserire nel bilancio dello Stato risorse certe e strutturali per avviare subito i lotti della Statale Jonica».

Il primo passaggio? «Ho chiesto al governo guidato da Giorgia Meloni e al ministro Matteo Salvini di trovare almeno i primi 3 miliardi di euro aggiuntivi, fissando già l’arco temporale entro il quale tutti finanziamenti dovranno arrivare in Calabria per completare l’opera. I finanziamenti dovranno, auspicabilmente, essere scadenzati nel tempo, per evitare la possibilità di disimpegnare queste risorse a causa dei tempi tecnici necessari a costruire l’opera».

«Spero che il governo mi abbia ascoltato e che nella Legge di bilancio finanzi i primi tre miliardi»

Niente formule precostituite. Per il presidente della giunta regionale «Anas deve essere messa subito nelle condizioni di cantierare le risorse, ma se ci dovessero essere lungaggini per costruire i bandi, dobbiamo fare in modo che questi fondi non vadano persi. In caso contrario, ciò che naturalmente ci auguriamo, se Anas sarà bravissima e velocissima ad avviare tutti gli iter burocratici per la messa a terra dei finanziamenti, questi dovranno essere immediatamente accessibili. Spero, dunque, che l’esecutivo nazionale nella legge di bilancio di prossima pubblicazione mi abbia ascoltato, e abbia cominciato a finanziare con i primi 3 miliardi chiesti dal mio governo regionale la Strada Statale 106».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.