A valle o a monte? La "scusa" che da 20 anni ci lascia senza una strada moderna e sicura
Sulla Sibari-Co-Ro il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, raccoglie e rilancia la sfida lanciata qualche giorno fa dall'Eco dello Jonio: «Entro luglio una scelta oppure il commissario Simonini eserciti i suoi poteri»
CORIGLIANO-ROSSANO - A valle o a monte? La storia dell'ammodernamento della Statale 106 nel tratto a sud di Sibari e soprattutto lungo la direttrice di Corigliano-Rossano è il dilemma amletico che accompagna il territorio da oltre 20 anni e che fino ad oggi non ha prodotto un bel nulla. Anzi, ha fatto sì che quella strada non venisse, prima, realizzata con i fondi della Legge Obiettivo e oggi nemmeno attraverso le nuove e rinnovate "buone intenzioni" che almeno da più tempo pare ci siano per garantire alla terza città della Calabria una strada moderna e sicura.
Nei giorni scorsi, quindi, dalle colonne dell'Eco dello Jonio avevamo lanciato una sfida (ne abbiamo parlato qui): non si riesce a decidere? «Che allora - con coraggio - sia il Commissario Simonini, nonimato ad hoc per la realizzazione dell'opera, a bypassare tutti i pareri del territorio e realizzi la strada».
E su questa scia, oggi, si inserisce anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise che sottolinea come «da ben lunghi nove mesi - ma in realtà sono 22 anni se si considera il tira e molla che ci fu dopo la prima conferenza dei servizi di Copanello e che portò all'elaborazione di mille e uno varianti che non si concretizzarono a nulla - mi confronto nonché leggo e sento, e come me i cittadini del territorio ormai sfiduciati, dure prese di posizione che nulla rappresentano se non prove di forza politica. Stupide prove di forza politica, che oggi portano ad un solo risultato: ovvero nessun risultato».
Insomma tante parole e nessun fatto. Anche perché il tracciato della Sibari-Co-Ro che nell'aprile 2021 era quello bandiera, prioritario e l'unico nella pancia di una vera programmazione non si è mai tramutato in un progetto. Ad oggi non c'è ancora nulla perché siamo immersi nel limbo dell'indecisionismo. Mentre su questa maledetta strada continuano a morire giovani cittadini di questo territorio e «la totale sfiducia nelle istituzioni - aggiunge Tavernise - aumenta sempre più».
È durissimo il monito che oggi il capogruppo grillino in Consiglio regionale lancia al mondo della politica, dell'associazionismo e delle Istituzioni rispetto allo «stallo che avvolge il progetto della statale 106 Sibari – Rossano».
«Nei primi giorni di ottobre dello scorso anno - scrive il consigliere regionale - ho incontrato il sindaco di Corigliano Rossano e il mio messaggio è stato chiaro: sono, e resto, a disposizione di tutti i sindaci che quotidianamente cercano, tra mille difficoltà, di lavorare per il bene comune e per le loro comunità, ma sul tema della statale 106, personalmente, sono per niente interessato a posizioni di parte, perché la Sibaritide ha bisogno di infrastrutture moderne. Perché mentre la politica litiga, gli incidenti stradali aumentano».
«Ecco perché -prosegue Tavernise - auspico una convergenza di intenti entro luglio, diversamente è opportuno che Simonini eserciti i suoi poteri da commissario straordinario. Perché senza uno stralcio di progetto si rischia di vedersi riconosciuta nessuna risorsa nella prossima legge di bilancio, come trapela tra le righe anche dall'ultima nota di aggiornamento al def. Il rischio, che si fa sempre più concreto, è che l'opera venga realizzata in un futuro remoto. E' un rischio troppo grande che va assolutamente evitato».
E avrebbe il sapore di una beffa anche il risultato dei possibili 3 miliardi che dovrebbero essere stanziati per l'ammodernamento della Statale 106 nella prossima legge di bilancio. «Perché quella rivendicazione di avere maggiori e congrue risorse è partita dalla vertenza sulla Sibari-Co-Ro e ora questo stesso tracciato - sottolinea Tavernise - rischia di non avere nemmeno una progettazione». E tutto questo per colpa di un indecisionismo cronico del territorio.
«Per dare il giusto seguito a quella mozione occorre anche la doverosa unità di intenti dei territori interessati. Senza questa, la domanda che resta da farci non è se il progetto debba essere realizzato a valle o a monte, ma: verrà mai realizzata la nuova statale 106? Un'ipotesi quest'ultima, che evito assolutamente di considerare, per cui se si dovesse perdere tempo in ulteriori dietrologie politiche, mi vedrò costretto ad azioni forti e dirimenti insieme ai cittadini del territorio che da ormai troppi anni chiedono infrastrutture normali». In altre parole, questa di Tavernise, è un'altra promessa a fare le barricate nel caso in cui non si dovesse muovere nulla... Sarà mantenuta?