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Ombrelloni selvaggi, a Roseto il sindaco manda la municipale in spiaggia a fare “pulizia”

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ROSETO CAPO SPULICO – È bastata una denuncia vibrata dei cittadini e in men che non si dica la Polizia municipale è piombata sulla spiaggia per educare e fare pulizia. Siamo a Roseto Capo Spulico dove il sindaco Rosanna Mazzia, a difesa orgogliosa delle sue coste insignite della Bandiera Blu, ha subito provveduto dopo che un gruppo di turisti, rispettosi delle regole, aveva postato sui social una serie di immagini che ritraevano lo scempio abusivo di ombrelloni piazzati “total season” lungo la spiaggia libera, impedendo di fatto l’accesso al mare.

Appena venerdì scorso avevano dato eco a questa denuncia anche sulle pagine del nostro giornale, ampliando lo spettro d’azione ed evidenziando che il fenomeno degli ombrelloni selvaggi non era e non è solo ristretto alla costa rosetana. Quello che avviene, ad esempio, sul litorale della grande Corigliano-Rossano è davvero indicibile dove, oltre all’ombrellone, molti vacanzieri stagionali hanno pensato bene anche di riservarsi sull’arenile pubblico un posto barca o addirittura impiantare dei gazebo in legno. Cose dell’altro mondo, nell’indifferenza di tutti.

Intanto a Roseto si interviene ed è il sindaco in persona ad utilizzare il bastone e la carota per dissuadere gli sprovveduti bagnanti che per aver un posto all’ombra farebbero di tutto: anche infrangere le norme e le regole del buonsenso. «Da questa estate – ricorda il primo cittadino rosetano – il nostro litorale è dotato persino di porta ombrelloni belli e gratuiti, che (se non li spostate, aggravandoci il lavoro) assicurano le misure di distanziamento, che è comunque necessario osservare dappertutto, per quanti hanno bisogno di sentirsi maggiormente sicuri».

Nonostante tutto, però, e pur agevolando l’accesso al mare in sicurezza, non si capisce perché la gente non rispetti le regole. «Sono stata costretta – sottolinea la Mazzia – ad organizzare delle attività di controllo attraverso l’ufficio tecnico e la polizia municipale» «Anche se – aggiunge – credo si tratti di uno spreco di danaro pubblico. Cosa non è chiaro del fatto che la sera andando via dovete riportare a casa tutte le vostre cianfrusaglie e la mattina dovete andare a posizionare il vostro ombrellone solo se e quando intendete utilizzarlo e non tre ore prima per accaparrarvi il posto in prima fila?» Questo il “rimprovero” del sindaco che poi, nel suo messaggio postato sui social, annuncia: «È evidente che se l’azione di sensibilizzazione di questa mattina non dovesse servire saremo costretti ad intervenire sanzionando i contravventori e deferendoli all’Autorità giudiziaria».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.