Ritardi sui cantieri della nuova statale 106? I sindacati vogliono vederci chiaro
In una missiva indirizzata ad Anas, Ance e Regione Calabria il sindacalista della Uil, Luciano Campilongo: «Serve maggiore trasparenza sui lavori»
CORIGLIANO-ROSSANO – I lavori della nuova Statale 106 necessitano di un «confronto franco e veritiero» per capire a che punto è lo stato dell’opera e quali sono le aspettative per le migliaia di lavoratori del settore.
Lo scrive Luciano Campilongo, sindacalista della Uil di Corigliano-Rossano, in una missiva inoltrata alla politica, all’Ance Calabria, ad Anas e alle istituzioni regionali. L’auspicio è quello di poter aprire, a breve, un tavolo di confronto fra tutte le parti interessate. Innanzitutto per evitare che sull’opera non cali l’oblio.
«Chiediamo un immediato confronto – scrive Campilongo – ed un tavolo concertativo con le associazioni datoriali al fine di sostenere un piano di di mobilitazione che coinvolga politica, istituzioni e cittadini».
Nel breve, vi è l’esigenza primaria di «recuperare il terreno perduto ed ottimizzare un settore trainante dell’economia locale e regionale».
«Rivendichiamo – precisa il sindacalista Uil – un confronto urgente e unitario, anche con Cgil e Cisl, allo scopo di recuperare ritardi e confusione nel confronto sul settore edile ed in particolare sulla statale 106» così da definire, anche in questo caso, un piano di mobilitazione.
«Ad Anas – aggiunge – sollecitiamo quel ruolo di controllo e gestione nel progetto esecutivo sul terzo megalotto della Statale 106, capace di rendere trasparente la possibilità di infiltrazioni criminali sul territorio».