Corigliano-Rossano è o non è Zona Rossa? «Il dilemma dei numeri che non tornano»
A porre l'interrogativo è il consigliere comunale di Aria nuova, Francesco Madeo, che oggi torna a far leva sulla disperazione di imprenditori e famiglie che chiedono certezze
CORIGLIANO-ROSSANO - «I cittadini non capiscono più cosa sta succedendo visto che siamo arrivati ad un alto livello di confusione numerica e di confusione amministrativa. Chiudiamo, apriamo, ma su quali numeri? Tutto il gruppo Corigliano-Rossano in Azione segue da mesi con molta attenzione lo sviluppo del tracciamento dei casi positivi, con la relativa registrazione dei dati, e ancora una volta dobbiamo constatare che i "conti non tornano"».
A dirlo è Francesco madeo, consigliere comunale di Aria Nuova, gruppo all'opposizione rispetto alla maggioranza del sindaco Stasi, che torna a fare i conti sull'emergenza Covid a Corigliano-Rossano. Prova a farli con l'abaco ma quei conti, a suo avviso, non tornerebbero.
«La domanda che tutti ci stiamo ponendo - scrive madeo - è: "Siamo o non siamo in zona Rossa?" Dipende da chi ascoltiamo, ognuno racconta una storia differente».
«La soglia di allarme per la grande città della Sibaritide sono 190 casi a settimana»: ha fatto i compiti a casa il consigliere Madeo che snocciola numeri a più non posso! Ma si tratta solo - precisa - di «una semplicissima proporzione matematica».
bene, «ma noi quanti numeri abbiamo?»
«Sul sito internet dell'Asp Cosenza contiamo 161 casi positivi, nella Città Corigliano-Rossano». In realtà da domenica 7 marzo a domenica 14 marzo a Corigliano-Rossano se ne contano 215 e questo farebbe cadere la teoria dei numeri evocati dal consigliere Madeo per i quali, secondo il report dell'azienda sanitaria la città sarebbe «abbondantemente fuori dalla zona rossa e siamo all'interno di una normale zona arancione». Sarebbe, così, «una situazione da tenere sotto controllo... ma non è drammatica».
Passiamo ora all'ordinanza comunale del nostro primo cittadino, Flavio Stasi, nella quale si legge che «secondo un calcolo comunicato dall'Asp - scrive Madeo - basato su parametri non allineati alla logica ministeriale, i casi positivi sarebbero 232 nella nostra Città, quindi abbondantemente sopra il limite fissato dal Governo (190 casi per la Città di Corigliano-Rossano) e in piena zona rossa. La domanda sorge spontanea: "Perché il Sindaco non dichiara Zona Rossa?"».
Continuiamo con il dato pubblicato su facebook ieri sera dal Dott. Martino Rizzo, da poco nominato direttore sanitario dell'Asp di Cosenza, il quale afferma che «i casi positivi - ricorda Madeo nella sua ricostruzione - a Corigliano-Rossano sarebbero 198 in questa settimana, ponendo per poco la nostra Città all'interno della famosa zona rossa, ancora non ufficializzata da nessuno».
«In tutto questo ragionamento confuso - questa la chiosa ai numeri di Madeo - ci sono i cittadini disperati, alcuni dei quali titolari di attività commerciali, che non sopportano più questo limbo di chiusura parziale, nel quale rischiano la chiusura. Se fossimo in Zona Rossa i cittadini, gli imprenditori e le famiglie avrebbero il diritto di ricevere i ristori, mentre in normale zona arancione potrebbero lavorare "normalmente"».
Insomma, in fin dei conti - è il caso di dire - si chied chiarezza. Ma la situazione è più chiara che mai: Corigliano-Rossano rimane in testa alla classifica dei "casi Covid" da inizio pandemia a oggi, anche sommando i songoli casi dei comuni dell'area urbana Cosenza-Rende-Castrolibero-Montalto Uffugo.