Lo spoke di Corigliano-Rossano "sperimenta" l'attività di aritmologia. Impiantati i primi loop recorder
Inizia con grandi prospettive l'attività del dottore Giovanni Bisignani da pochi giorni alla guida dell'unità operativa di Cardiologia del "Giannettasio"
CORIGLIANO-ROSSANO - Con l’arrivo del dottor Giovanni Bisigani alla guida dell'unità operativa di Cardiologia di Corigliano-Rossano "sperimenta" per la prima volta all'interno dello spoke l’attività di aritmologia interventistica. Oggi, infatti, per la prima volta nell’ospedale "Giannettasio" sono stati impiantati due loop recorder in altrettanti pazienti con sincope inspiegata .
«E’ un piccolo passo - afferma il dr Bisignani che questa nuova tecnica di analisi clinica l'ha già impiegata con successo al presidio "Ferrari" di Castrovillari - che deve essere il preludio di passi ancor più lunghi e per questo è imperativo riattivare l’Unità Coronarica. Da appena 15 giorni ho avuto anche la responsabilità di questo reparto, ma ho trovato tanto entusiasmo, voglia di crescere e disponibilità. Per tale motivo voglio ringraziare i miei collaboratori, il direttore sanitario e la direzione dell’Asp di Cosenza, i tecnici della radiologia e il personale della sala operatoria, il direttore della farmacia dottore Roseti e la dottoressa Cirò, i direttori del Pronto soccorso, Natale Straface, e del dipartimento di Ingegneria clinica dell'azienda sanitaria, Antonio Capristo, ed infine il sindaco Flavio Stasi, per il costante supporto e la condivisione dei progetti di crescita».
I dispositivi impiantati oggi rappresentano la nuova frontiera del monitoraggio cardiaco, in grado di registrare automaticamente informazioni specifiche sulle aritmie, anche le più complesse, compresa la fibrillazione atriale, una delle aritmie più frequenti e spesso responsabile di ictus ischemici e sulla sincope
Con uno speciale sistema di introduzione, di piccole dimensioni, il dispositivo è stato impiantato sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione.
Il sistema comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina, portatile e delle dimensioni di un comune cellulare, che trasmette automaticamente e quotidianamente per quattro anni da ogni luogo in cui il paziente si trova e senza limiti di distanza, i dati diagnostici direttamente all'ospedale.
Il sistema impiantato, è un vero e proprio occhio vigile che registra con precisione ed osserva i pazienti con fibrillazione atriale, bradicardia, tachicardia ed episodi sincopali mentre sono fuori dall’ospedale ed impegnati nelle loro attività quotidiane.
«Questo dispositivo - aggiunge il neo primario di Cardiologia. Giovanni Bisignani - rappresenta una delle frontiere più avanzate della medicina minimamente invasiva. Per la diagnostica di queste patologie inizialmente è stato utilizzato l’holter, che permette di registrare il battito per un’intera giornata: il suo limite - precisa Bisignani - è quello di poter monitorare poche ore nell’arco di un intero anno. Il loop recorder, invece, si dimostra anche economicamente vantaggioso rispetto ai metodi tradizionali ed evita anche al paziente ed alla famiglia i numerosi spostamenti per eseguire le numerose indagini holter».
Il sistema, inoltre, permette l’esecuzione della risonanza magnetica. Con la riapertura dell’Unità coronarica l'attività proseguirà con altre procedure di eletrostimolazione.