18 ore fa:VOLLEY - La Pallavolo Rossano Asd conquista una vittoria fondamentale contro la Silan Volley di San Giovanni in Fiore
14 ore fa:La forza di rinascere dopo una relazione tossica: «Non aspettare che l'altro cambi. Se non c'è rispetto, chiudi la porta»
19 ore fa:Settimana ricca di polemiche: dalla bagarre sulla "Grande Cosenza" ai controlli fiscali che "toccano gli amici" a Crosia
11 ore fa:Sanità, in Calabria le liste d'attesa saranno abbattute grazie alle "visite con il timer". «Serviranno davvero?»
17 ore fa:Festa dell'Albero, piantate oltre 100 nuove piante a Corigliano-Rossano
12 ore fa:Cariati solidale, verranno erogati buoni spesa in favore dei profughi ucraini
16 ore fa:Giornata nazionale sulla povertà educativa, scuole e istituzioni a confronto nel focus promosso da Corecom Calabria
20 ore fa:Estorsione, assoluzione confermata in appello per un noto imprenditore
15 ore fa:Stipendi e pensioni, in Calabria le donne hanno una retribuzione inferiore agli uomini. «Urge una riforma»
13 ore fa:L'eredità del giudice Rosario Livatino, una vita al servizio dello Stato - VIDEO

Lucia Morselli, la storia di Lady Acciaio innamorata della Calabria e di Corigliano-Rossano

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - A pagina 10 del Corriere della Sera – Economia di oggi c’è un approfondimento che non si può fare a meno di leggere. Non tanto per la corretta e puntuale grafica con cui i redattori del giornale di via Solferino impaginano il celebre tabloid edito da RCS, quanto per il contenuto.

Oggi il Corriere della Sera parla di Lucia Morselli, la Lady Acciaio, una delle donne più potenti ed influenti del vecchio continente, alla guida di ArcelorMittal Italia, il colosso siderurgico che ha ereditato dal difficile gestione dell’Ilva di Taranto, una delle fabbriche dell’acciaio più importanti d’Europa e stretta, da anni, nella morsa della crisi, tra sindacati che rivendicano diritti e lavoro per i dipendenti e cittadini dell’intera area tarantina che, invece, invocano sicurezza e salute.

Una donna ferma ma che non perde mai il sorriso, serena e innamorata della sua famiglia, del suo lavoro e della Calabria. Un amore vero e profondo verso la nostra Regione e particolarmente con Corigliano-Rossano “scoppiato” a novembre del 2015 quando, allora dirigente del Chievo Verona, su invito del suo amico Carmine Belfiore, un rossanese doc all’epoca Questore di Latina e oggi Ispettore generale del Senato, la convinse a scendere con la carovana gialloblu, allora militante in Serie A, sul terreno di gioco dello “Stefano Rizzo” nel capoluogo bizantino per una partita di beneficenza a sostegno della popolazione locale che nell’agosto di quel 2015 era stata colpita da una violenta alluvione.

Non ci pensò due volte e con il suo fare risoluto la Morselli non solo portò il Chievo Verona a giocare una partita di beneficenza con la Rossanese calcio, ma con lei arrivò tutta la dirigenza scaligera con a capo il presidente Luca Campedelli.

Commovente la sua visita al Museo del Codex. Una donna come lei, di grande prestigio, con un curriculum da fare invidia al mondo intero, così potente ed influente, indistinguibile tra gli altri visitatori, ammaliata dalla magnificenza di quel manoscritto che rappresenta l'identità e l'orgoglio del popolo ionico della Sibaritide.

Fu in quella visita, condita di tante emozioni, carica dell’affetto della gente di Calabria e dei tanti attestati di stima che Lucia Morselli strinse con un doppio nodo il suo rapporto con questa terra. Che porta sempre nel cuore con semplicità disarmante, pur rimanendo poco incline ai convenevoli. Del resto, come lei stessa si definisce è donna «pragmatica» che va subito al sodo. «Adora semplificare – scrive ancora il CorSera - come fa il linguaggio dei numeri». Universale, perché abbatte le barriere linguistiche ed è fatto di simboli. Poliglotta — ha vissuto ovunque da Singapore a Dubai, da Parigi a Rio de Janeiro, da Chicago a Doha - si è appassionata all’ebraico antico per «leggere la Bibbia nella lingua in cui è stata scritta».

Una donna semplice e straordinaria, alla quale è affidato quotidianamente il destino di una parte importante dello sviluppo del Paese («di recente è entrata nel consiglio di Atlantia per vigilare sul riassetto societario che porterà i Benetton ad uscire nel capitale della controllata Autostrade». «Siede in quello di EssilorLuxottica scelta da Leonardo Del Vecchio per averla al fianco in quel campo di battaglia sulla governance che è stata — ed è tuttora—la fusione alla pari con i francesi») e dalla quale dipendono tante madri e padri di famiglia. Una responsabilità non di poco conto ma che non la scompone affatto. Anzi. Le dà forza e coraggio, ogni giorno, per costruire con concretezza, pragmatismo e visione le strade del vissuto economico dell’Italia e chissà, un domani, anche quelle di quest’area della Calabria.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.