1 ora fa:VOLLEY - Salvatore Donzella torna in campo come palleggiatore della Corigliano Volley
1 ora fa:Paesi spopolati e tasse sulle case: da Saracena una proposta per cambiare rotta
3 ore fa:SS106, troppe croci su questa maledetta strada: servono interventi immediati e di prospettiva
16 minuti fa:Villapiana balla con Gabry Ponte all'Anfiteatro del Centro Polivalente
1 ora fa:Licenziamenti punitivi Conad di Castrovillari, la Filcams Cgil Calabria denuncia: «Un grave attacco»
2 ore fa:Il Corigliano Calcio presenta il nuovo assetto tecnico-dirigenziale: Piero Alberti DS, Alberto Aita allenatore
2 ore fa:Nuovo Ospedale, principio di incendio da un pannello: fiamme subito domate
2 ore fa:Ancora un incendio al Nuovo Ospedale, è il terzo in una settimana: «Siamo sotto attacco»
4 ore fa:All'Unical il convegno "Raccontare Lino" sulla difesa del suolo e nella mitigazione dei rischi naturali
3 ore fa:Da Vaccarizzo parte il viaggio sensoriale dei vini autoctoni con il 20esimo Concorso dei Vini Arbëreshë

Ferragosto a Rossano e il rito de 'a lumingiana chjina

1 minuti di lettura

Lunga, tonda o gigante; viola, lilla, gialla o bianca; fritta o impanata, a medaglioni o a polpette, a fedduzze o alla scapece. Gira, vota e riminia sempre melanzana è: l’elemento indiscusso, da sempre, nelle cucine delle casalinghe rossanesi. In modo particolare a ferragosto, quando passeggiare per le vie della Città Alta è davvero come fare l’amore.

Profumi intensi che vengono fuori dalle finestre assolate che si affacciano tra i suggestivi e stretti viottoli della città bizantina. Aromi di spezie e di olio, di menta e alici salate che si librano nell’aria. Il tintinnio delle olive nere, consistenti, carnose che dopo essere rimaste in conserva per tutto l’inverno, in salamoia, il quindici di agosto vengono fuori, sgocciolate nel “menzetto” ed impastate con tutto il resto degli ingredienti.

È la tradizione, il rito delle “melanzane piene” (a lumingiana chjina). Una tradizione, appunto, di ferragosto e della festa dell’Achiropita, che conservano ancora le nostre nonne e le nostre mamme ma che, purtroppo, stanno perdendosi nell’omologazione della globalizzazione e nell’appiattimento del modernismo. Addirittura un tempo, non molto lontano, a Rossano, nei ristoranti della città bene, si faceva a gara tra ristoratori e osti a chi meglio sapeva preparare la prelibata “melanzana piena”.

Tra le più celebri, gustose e indimenticabili ci sono quelle della Signora Murano, moglie di Biagio, di don Peppino Scigliano e del Ristorante Felicetti. Il quindici agosto di non molti decenni fa tra le vie di Rossano c’è un vero e proprio grand-prix della melanzana piena. Una rincorsa a trovare la più buona e gustosa. Altri tempi, altre mode, altri sapori che oggi, purtroppo, vanno perdendosi. Ecco, allora che l’Eco dello Jonio in occasione di questo ferragosto lancia una proposta alle famiglie e a tutti i ristoratori della Città affinché ridiano valore a questa pietanza della memoria che affonda le sue radici nella storia più antica del nostro popolo. Riproponete sulle vostre tavole un bel piatto di melanzane piene e fatene tesoro da consegnare alle nuove generazioni.      

Una tradizione, quella della gara delle lumingiane chin', che si è persa. E non si sa perché. Sarebbe bello, allora, in un processo di consapevolezza sempre più necessario che un momento di festa ed enogastronomia così bello, unico e coinvolgente venisse ripristinato. Non una sagra ma una festa del piatto tipico e identitario dell'estate ionica.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.