1 ora fa:Nazzareno Sessa ricorda sua sorella Maria Rosaria uccisa 22 anni fa dell'ex compagno
3 ore fa:Ritrovato sano e salvo il 64enne disperso nel parco del Pollino
5 ore fa:Parthenope: una metafora della vita, tra bellezza e decomposizione
3 ore fa:Il Polo Liceale di Trebisacce porta in scena “Odi et amo” 
2 ore fa:A Castrovillari gli studenti delle superiori dicono no alla violenza di genere
2 ore fa:Cassano: firmati i nuovi contratti degli Lsu-Lpu
1 ora fa:La Polizia di Stato nelle scuole della provincia per la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”
4 ore fa:Promozione del territorio e crescita sostenibile della comunità, doppio appuntamento a Morano
44 minuti fa:San Basile: «La violenza sulle donne è un problema sociale»
4 ore fa:Screening gratuito del diabete e misurazione arteriosa, a Frascineto effettuati 90 controlli tra adulti e bambini

Acri:al via un progetto pluriennale di indagini archeologiche

1 minuti di lettura
DI REDAZIONE Acri, cittadina silana, la leggendaria Pandosia degli Enotri, da oggi e per le prossime cinque settimane successive, respirerà aria di ricerca. Prenderà il via, infatti, un importante progetto pluriennale di indagini archeologiche che vedrà l'impegno di archeologi professionisti e un gruppo di studenti di archeologia iscritti a diverse università italiane (arrivati in sede), che, attraverso mirate ricognizioni, perlustreranno il territorio al fine di documentare le numerose presenze antropiche antiche. Il progetto è nato a seguito della stipula della Convenzione tra il Comune di Acri, l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università della Calabria. Dall'ultima riunione datata 11 luglio scorso, si è provveduto alla redazione di un programma di ricerca triennale, all’allestimento di un Antiquarium comunale e l’approvazione di una Convenzione successivamente sottoscritta dall’Amministrazione comunale nella persona del Sindaco, Nicola Tenuta, dal Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università “La Sapienza” di Roma, Prof. Enzo Lippolis, e dal Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Gino Mirocle Crisci. Dopo la scoperta del sito di Colle Dogna avvenuta nel 1996, tra il 1999 e il 2000 venne avviato, dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria e dall’insegnamento di Preistoria e Protostoria europea de “La Sapienza”, un programma di indagini stratigrafiche sul sito stesso, che si conclusero, dopo una lunga interruzione, nel 2008. Il Museo, che verrà allocato nel piano nobile di Palazzo Sanseverino Falcone, rientra in un più ampio programma di valorizzazione del territorio volto all’istituzione di una rete museale che vedrà anche la necessaria riorganizzazione statutaria delle sedi museali già esistenti. Grande plauso va all’Amministrazione Comunale, soprattutto all’Assessorato alla Cultura, per la volontà e il forte impegno dimostrati verso problematiche storico-culturali alle quali la comunità è particolarmente sensibile e che consentono di riappropriarsi di un passato come sovrastruttura identitaria. È da sottolineare l’impegno profuso dalle associazioni locali presenti sul territorio: l’A.C.R.A. e Acri antica Pandosia capitale degli Enotri, che lavorano in modo incessante e svolgono un ruolo di primaria importanza nel tessuto sociale, fornendo il loro sostegno in tutte le iniziative, operando in stretta collaborazione con le diverse realtà coinvolte e offrendo un forte stimolo a una cittadinanza peraltro sempre attenta alle molteplici attività culturali acresi.I responsabili scientifici del progetto, i Professori Armando Taliano Grasso (Università della Calabria) e Alessandro Vanzetti (Università “La Sapienza” di Roma), hanno concepito una partnership di due gruppi di ricerca che operano da anni sul territorio calabrese, alla scoperta e recupero di processi di popolamento del territorio che va dalla media Valle del Crati all’altopiano della Sila. (fonte This is Acri)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.